Nasce nella Roma degli anni Cinquanta la passione della famiglia Marcolini per l’allevamento delle api; è un hobby che attraverso gli anni diventa prima lavoro e poi impresa.
Guardano lontano questi apicoltori romani, e già negli anni Ottanta si accorgono che lavorare con le api è molto più che un impiego nel comparto alimentare (all’epoca un apicoltore è poco più che un semplice produttore e commerciante di miele).
È un sapere antico che muta e si modella attraverso le generazioni; è cura, etica, bellezza.
Sì, perché insieme alla passione, alla conoscenza, allo studio cresce una consapevolezza che potremmo condensare in queste parole: il custode delle api è, in un certo senso, custode del pianeta.
Così negli anni Ottanta dell’edonismo reaganiano, mentre gran parte del mondo produttivo è impegnata a spremere il pianeta per trarne profitto – nell’illusione di potervi attingere illimitatamente – nasce Apiarium: una sorta di embrionale, pionieristica impresa eco-sostenibile ante litteram.
E non nasce come brand alimentare bensì come marchio di bellezza, a partire dall’intuizione che le proprietà benefiche associate alla produzione delle api (non solo miele ma anche pappa reale, propoli – addirittura veleno nelle formulazioni più terapeutiche e audaci) trovano spazio – e che spazio! – anche nella cosmesi d’ispirazione naturale.
La storia della famiglia Apiarium conosce un altro decisivo punto di svolta nel 2010 quando, giunta alla terza generazione di apicoltori, sceglie di mettere allo studio una linea di cosmetici eco-sostenibili, completamente green. Quando si dice un destino che si compie.