Dall'Spf agli UVA e UVB fino agli ingredienti che non dovrebbero esserci: come informarsi per uno shopping consapevole e partire sicuri per le vacanze

Testata: IO DONNA

Argomento: Solari

Data: Agosto 2020

Firma: Luciana Caramia

1. Come capire se va bene per il proprio fototipo

Ovvero, qual è la reazione che la propria pelle ha sotto al sole. È il primo step ed è il più importante perché permette di capire come comportarsi quando ci si espone e che tipo di protezione solare utilizzare. Per scoprirlo è molto utile il veloce test sul sito del Ministero della Salute che permette di capire a quale categoria si rientra.

I Fototipo 1 e 2 comprendono le pelli più chiare, tendenzialmente con occhi e capelli chiari, e necessitano di una protezione alta (Spf 30 e 50). Il Fototipo 3, pelle chiara ma occhi e capelli scuri, può iniziare con una protezione alta ma può passare, dopo i primi giorni, a una fotoprotezione media. Infine i Fototipo 4, 5 e 6, che comprendono le carnagioni olivastre e scure, possono iniziare già con una protezione media e poi passare, dopo la prima settimana, a una fotoprotezione bassa.

2. Attenzione alle diciture UVA e UVB

Oltre al fattore di protezione (indicato con il simbolo SPF) su ogni crema sono riportate altre indicazioni. Per capirne di più abbiamo chiesto alla cosmetologa Mara Alvaro: «I solari devono contenere informazioni precise in etichetta. Tra queste, dopo il valore dell’SPF, c’è il simbolo UVA cerchiato: indica che la protezione UVA corrisponde ad 1/3 della protezione UVB dichiarata. A differenza dei raggi UVB, responsabili delle classiche scottature solari, i raggi UVA penetrano in profondità e causano l’invecchiamento cutaneo.

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