A cura delle dott.sse PATRICIA SENGEL, MARIA ELENA PAGNI, MARIKA LA VARDERA
Quando si parla di make-up, una delle domande più frequenti riguarda il fondotinta. Infatti, nell’immaginario di tutti i consumatori ed amanti del make-up, il fondotinta è quel prodotto in grado di minimizzare tutte le imperfezioni ed i segni dovuti alla fatica, donando una pelle da sogno. Fondotinta ad effetto naturale sulla pelle, porcellana o il più estremo photoshop…ormai sul mercato ce n’è per tutti i gusti e per tutte le tasche.
Eppure non sempre quello che scegliamo con estrema cura dallo scaffale eguaglia le nostre aspettative. Come mai?
Da una parte gioca il fatto di non riuscire davvero ad individuare le esigenze della nostra pelle: non è sufficiente conoscerne la tipologia (secca, mista o grassa), perché hanno un ruolo determinante innumerevoli fattori, tra cui il clima, l’alimentazione, l’assunzione di medicinali o i livelli ormonali (non solo legati all’età, ma che nelle donne variano durante l’intero ciclo mestruale). Perciò uno degli errori più frequenti sta nel pensare che il fondotinta per noi perfetto in inverno possa essere altrettanto performante d’estate, oppure che quello a cui ci siamo affezionate a 25 anni debba esserlo altrettanto a 40.
Dall’altra parte, non sapendo di cosa concretamente è fatto un fondotinta, può essere difficile scegliere quello adatto alle nostre esigenze.
E allora? E allora cercheremo di spiegare l’anatomia di un fondotinta.
IN COSA CONSISTE UN FONDOTINTA E COSA CONTIENE?
Il fondotinta è fatto da una dispersione di pigmenti inorganici: Ossidi di Ferro e di Titanio (non nano), talvolta rivestiti e trattati per garantire un colore uniforme e una miglior tenuta sulla pelle. La quantità di pigmento determina la coprenza del fondotinta, poiché i pigmenti non vengono assorbiti dalla pelle. Il mezzo in cui essi sono dispersi è decisamente più interessante, perché è quello che viene in gran parte assorbito, che ci permette di applicare in modo ottimale il prodotto e che modifica la sensorialità dello stesso.
Ecco un elenco delle categorie di materie prime che vi possiamo trovare:
- acqua;
- oli, esteri e/siliconi;
- emulsionanti, che legano gli oli con l’acqua permettendo di formare un emulsione (crema);
- agenti filmanti, sono resine o molecole che creano un reticolo sulla pelle in grado di aumentare la tenuta del prodotto;
- texturizzanti: polveri di varie tipologie e dimensioni che migliorano la scorrevolezza del prodotto in applicazione e creare effetto soft-focus poiché sono in grado di riflettere la luce, levigare la pelle e diminuirne visivamente le imperfezioni; alcune hanno anche funzione sebo-assorbente;
- perle: servono a dare luce alla pelle per un effetto radioso; possono contenere mica naturale o sintetica;
- cere, nel caso dei colati e degli stick, che danno la struttura tridimensionale al prodotto, e conferiscono anche cremosità;
- conservanti;
- attivi, a discrezione della marca.
Esistono diversi tipi di fondotinta, che si distinguono in base alla presenza o meno di acqua:
– gel colorato, acquoso o anidro. Se acquoso, contiene solo acqua, gelificanti (che aiutano a dare consistenza e a sospendere gli altri componenti), polveri e pigmenti; questi sono fondotinta molto leggeri che danno una sensazione di estrema freschezza, adatti alle pelli più giovani.
Se anidro, contiene invece solo oli (esteri e/o siliconi), gelificanti, texturizzanti e pigmenti; sono fondotinta che hanno estrema morbidezza in applicazione e risultano nutrienti per la pelle grazie agli oli, presenti in grande quantità.
Entrambe le versioni sono poco scriventi, per dare solo un velo di colore sulla pelle. Qui il termine BB o CC Cream.
– fondotinta compatto o stick; il fondotinta è composto di oli (esteri e/o siliconi), texturizzanti, pigmenti e cere, che permettono il colaggio in una trousse o in forma di stick; ha le stesse caratteristiche di un gel colorato anidro, ma può avere delle varianti più o meno coprenti.
– emulsioni: acqua in olio (W/O) o olio in acqua (O/W), dalla consistenza cremosa o compatta/stick. Questa categoria è la più rappresentata sul mercato dei fondotinta.
Le caratteristiche principali dipendono dal fatto che la fase esterna dell’emulsione – ovvero quella che entra direttamente a contatto con la pelle, sia acqua (emulsione olio in acqua) o olio (emulsione acqua in olio). In entrambi casi il fondotinta risulta cremoso, con un tocco fresco grazie alla presenza dell’acqua, ma nutriente, per la presenza degli oli.
Se in formula vengono inserite delle cere, anche le emulsioni possono essere colate in cialda o in stick, esattamente come per un fondotinta anidro. Si tratta di prodotti cremosi, più o meno coprenti, con in aggiunta la freschezza data dalla presenza dell’acqua in formula.
– compatto polvere. Il fondotinta contiene un’alta percentuale di polveri, pigmenti e texturizzanti. Si tratta di un fondotinta leggero, polveroso, adatto per lo più a pelli grasse, poiché aiuta ad assorbire il sebo in eccesso.
SI PUO’ SCEGLIERE IN BASE AL TIPO DI PELLE?
Pelle secca:
– emulsione, con una texture leggera ma idratante.
– emulsione colata: comporta la giusta dose di acqua e olio per idratare la pelle
– fondotinta anidro compatto o in stick;
pelle mista o grassa:
– fondotinta in gel acquoso/mousse per evitare di rendere la pelle ancora più grassa
– fondotinta compatto polveroso: ricco di polvere per regolare la produzione di sebo
Ad oggi i fondotinta contengono spesso anche attivi specifici per le diverse tipologie di pelle (idratanti, antibatterici, sebo regolatori, antietà, etc.), con azioni mirate, adattandosi molto bene ad ogni esigenza. Talvolta tali azioni si esplicano o enfatizzano con l’uso continuativo, altre volte sono solo temporanee.
PERCHÈ ALCUNI FONDOTINTA SECCANO LA PELLE MENTRE ALTRI DANNO UN EFFETTO “UNTO”?
Da un punto di vista formulativo, è importante che nel fondotinta – così come negli altri prodotti make-up – sia rispettato un equilibrio preciso tra i diversi ingredienti. Inoltre la scelta degli oli e delle polveri da impiegare è fondamentale per ottenere il miglior risultato possibile.
Se il bilancio tra acqua ed oli non è rispettato, si possono ottenere fondotinta poco performanti.
Troppe polveri possono rendere la texture secca, poiché tendono ad assorbire il sebo facendo apparire la pelle disidratata. Oli troppo pesanti creano un fondotinta che tende a non essere assorbito facilmente dalla pelle, conferendo untuosità in applicazione, rallentando l’asciugatura, e determinando un finish lucido.
Nota importante: Spesso ci focalizziamo sulle ultime uscite di mercato o sui nostri brand preferiti, rimanendo a volte deluse dal risultato finale, non perché il fondotinta non sia valido, ma perché magari non è idoneo alla nostra pelle. Dobbiamo stare più attente alla performance del prodotto e meno alla storia marketing del brand.
PER UNA PERFORMANCE OTTIMALE DEL FONDOTINTA, COSA BISOGNA USARE IN AGGIUNTA?
In combinazione si possono utilizzare una base make-up (primer), da applicare prima del fondotinta, o uno spray fissativo, da applicare successivamente.
Di solito anche questi prodotti contengono agenti filmanti per aiutare la tenuta del make-up: la base crea la superficie ottimale affinché il fondotinta si fissi; gli spray sono in grado di formare un reticolo che aumenta la tenuta dei prodotti applicati sul viso.
Grazie alle dottoresse che, con impegno e passione per il loro lavoro, hanno collaborato con Cosmesidoc dando preziose spiegazioni tecniche.Le dottoresse, lavorano e hanno lavorato per aziende di make up prestigiose.
Esperienza in Research & Innovation presso diversi tersisti make-up