Si possono formulare cosmetici con materiali da riciclo?
Sì, è possibile. Si parla di Up Cycling beauty che nello specifico consiste nel creare prodotti di bellezza innovativi con ingredienti realizzati interamente con sottoprodotti vegetali ricchi di nutrienti che altrimenti andrebbero sprecati. L’intento è quello di riutilizzare oggetti o materiali scartati in modo da creare un prodotto di qualità o valore superiore rispetto all’originale.
QUALI SONO LE MATERIE PRIME DA RICICLO
I rifiuti di cibo e bevande rappresentano la principale fonte di materiali che possono essere riciclati per realizzare cosmetici estremamente funzionali per la pelle.
Un esempio? Un attivo realizzato con gli avanzi della distilleria di gin.
Dal processo di distillazione del gin si ottengono alcuni avanzi di fermentazione del grano. Questo viene combinato con glicerina e il prodotto finale è ideale come lenitivo e idratante per la pelle stressata.
Un altro esempio è la polvere di nocciolo di oliva riciclato ottima per curare pelle e capelli. La polvere ha proprietà detergenti e in base alla dimensione dei granuli, può essere usata anche come scrub viso.
Inoltre, fondi di caffè, scarti di olio d’oliva o bucce di frutta sono ingredienti perfetti per scrub, saponi e balsami per le labbra naturali riciclati.
Scarti di semi di frutta secca provenienti dall’industria dei succhi e delle confetture possono essere spremute a freddo e trasformate in preziosi oli essenziali.
Anche gli estratti degli scarti dell’uva dalla produzione del vino possono essere utilizzati per la pigmentazione nelle tinture naturali per capelli e nei prodotti per la colorazione.
COME VALUTARE L’IMPATTO AMBIENTALE?
Il calcolo dell’impatto di un cosmetico sull’ambiente può essere fatto con il Life Cycle Assessment (LCA) o valutazione del ciclo di vita, uno strumento di valutazione dell’impatto ambientale considerando l’intero ciclo di vita di un prodotto partendo dall’ottenimento delle materie prime, passando dalla produzione del bene, il trasporto, e la gestione del rifiuto generato alla fine della vita del prodotto stesso.
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La sfida principale per la produzione di cosmetici è l’adattamento del flusso di materie prime. I materiali devono essere sempre freschi per poter essere trasformati in materie prime cosmetiche. La riproducibilità, quindi, è un fattore importante da tenere sempre in considerazione.
In un’ottica di cosmetica che sfrutta ingredienti da riciclo, si fa sempre più chiara la tematica ambientale, cosmesi green e sostenibile.
Si evitano componenti inquinanti come siliconi, derivati petroliferi, materie prime derivate da processi lunghi con l’uso di troppi solventi o solventi poco green.
Un tipo di cosmesi che prende sempre più confidenza con formulatori ed aziende.
QUALI BRAND UTILIZZANO PRODOTTI DA RICICLO PER I LORO COSMETICI?
Le Prunier con Plum Beauty oil : un olio creato dalla spremitura a freddo dei chicchi di prugna riciclati che erano un prodotto di scarto di una fattoria. Brand sostenibile al 100%
Up Circle con Face scrub contenente caffè riciclato dalle caffetterie artigianali.
The body shop con Carrot cream una crema che sfrutta le “wonky carrots”, ovvero carote non ritenute così carine e presentabili da essere vendute sul mercato.
Qualche produttore di fragranze sta iniziando anche a seguire la scia del riciclo per produrre profumi e aromi per il settore cosmetico.
Quella dell’Up Cycling è una cosmetica che piace sempre più. Piace questa forma di riutilizzo degli ingredienti, di valorizzazione degli stessi e soprattutto piace il desiderio di rispettare l’ambiente.
FONTI UTILI:
https://www.upcycledbeauty.com
https://www.upcycledbeauty.com