Chi non conosce l’uso ed i benefici dell’olio di cocco? Dopo l’olio di oliva e di mandorle, l’olio di cocco è quello più conosciuto in ambito cosmetico ed alimentare.
In cosmetica l’olio di cocco viene spesso consigliato o sconsigliato per la detersione del viso. Approfondirò proprio questo aspetto che pare generi ancora un po’ di confusione tra i consumatori dei cosmetici.
Il cocco appartiene alla famiglia delle palme. Le noci di cocco mature vengono lavorate in modo che l’olio possa essere ottenuto dal nocciolo.
Nell’Asia meridionale, l’olio di cocco veniva spesso utilizzato nei prodotti per capelli per mantenerli luminosi, ed idratati. È stato utilizzato per facilitare la rapida guarigione di ustioni, contusioni, tagli e ferite, nonché per lenire dolori muscolari e dolori articolari. A Zanzibar e in India, l’olio di cocco veniva utilizzato nel processo di fabbricazione delle candele. L’olio di cocco, insomma, lo ritroviamo per svariati usi.
COMPOSIZIONE E PROPRIETA’ DELL’OLIO DI COCCO
L’olio di cocco è un grasso costituito da circa il 90% di grassi saturi. Contiene prevalentemente trigliceridi con l’86,5% di acidi grassi saturi, il 5,8% di acidi grassi monoinsaturi e l’1,8% di acidi grassi polinsaturi. Degli acidi grassi saturi, l’olio di cocco contiene principalmente acido laurico, acido miristico e di acido palmitico. Il suo unico acido grasso monoinsaturo è l’acido oleico mentre il suo unico acido grasso polinsaturo è l’acido linoleico.
L’olio di cocco è conservato al meglio in forma solida e, a differenza della maggior parte degli oli, l’olio di cocco non verrà danneggiato dalle temperature più calde. In particolare, tra i componenti dell’olio di cocco c’è da ricordare che:
- ACIDO LAURICO: ha una certa azione antibatterica.
- ACICO CAPRICO E CAPRILICO: sono trigliceridi che contribuiscono all’attività antimicrobica; riparano e rinforzano i capelli danneggiati apportando lucentezza; prevengono la diffusione di batteri nocivi, rendendoli efficace per l’uso su pelli a tendenza acneica.
- ACIDO OLEICO: mantiene la morbidezza, l’elasticità e la luminosità di pelle e capelli, agisce sull’invecchiamento cutaneo ed infine agisce sulla forfora.
- ACIDO LINOLEICO: ha una certa azione idratante sui capelli, facilita la guarigione delle ferite, agisce sull’acne.
Riassumendo, l’olio di cocco ha:
- Azione idratante per la pelle e per i capelli
- Aiuta nella guarigione della cheratosi pilare
- Azione lenitiva
- Azione condizionante sui capelli
CONVIENE USARLO PER LA DETERSIONE?
Quando si nomina l’olio di cocco, i pareri ed i consigli sono spesso contrastanti. La risposta è: dipende. Dipende dall’uso specifico, dal tipo di pelle e dalle condizioni della stessa.
In commercio esiste il solo l’olio di cocco senza l’aggiunta di altri ingredienti. Si può acquistare in erboristeria, farmacia e online.
RIMOZIONE DEL MAKE UP: consiglio spesso questo tipo di olio quando si intende rimuovere un make up ricco e pesante. Per la regola del “simile scioglie il simile”, quando si ha a che fare con prodotti su base oleosa o anidri, gli oli rimangono i migliori alleati per la detersione del viso.
Chiaramente l’olio in questi casi non è l’unico prodotto da utilizzare. Per una detersione completa ed efficace, conviene usare subito dopo un detergente su base acquosa come l’acqua micellare che rimuove gli ultimi residui di trucco lasciando il viso idratato e non unto, effetto tipico di oli e burri.
TUTTE LE PELLI POSSONO USARLO?
L’olio di cocco non presenta particolari componenti allergizzanti nella sua composizione. Tuttavia non si escludono reazioni occasionali di sensibilizzazione. Il mio consiglio, quindi, è quello di rimuovere l’eccesso di prodotto come ho spiegato su, specie se si eccede con il dosaggio. Vista la sua composizione così ricca di attività (chiaramente si sta considerando l’olio puro non trattato), è un olio apparentemente più delicato rispetto ad altri oli. Ma come ogni ingrediente cosmetico, non sempre è ben tollerato da tutti.
SI POSSONO USARE GLI OLI PER LA DETERSIONE DEL VISO?
Una cosa che ho spesso riscontrato sui miei occhi quando ho fatto uso di oli specie sulla zona oculare, è che questi, più rimangono in posa sull’occhio al momento della detersione, più c’è il rischio che vengano a contatto con liquido lacrimale causando appannaggio e fastidio alla vista. Personalmente evito oli in forma fluida ma apprezzo volentieri l’olio di cocco perché la sua forma “burrosa” è più delicata e meno fastidiosa sugli occhi.
Per un risultato più efficace, termino la mia detersione con un’acqua micellare.
Alcuni preferiscono utilizzare gli oli detergenti, ovvero oli contenenti sostanze lavanti che rimuovono impurità e make up. Sono scelte personali dettate da preferenze verso alcuni tipi di cosmetici. Il risultato non sempre cambia: dipende dalla formula e dalle materie prime scelte.
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