Quando si parla di make-up è impossibile non pensare al fondotinta. Nell’immaginario comune, il fondotinta è quel prodotto in grado di minimizzare tutte le imperfezioni e i segni sul volto dovuti a fatica e stanchezza, donando una pelle da sogno.
Sul mercato, ormai, troviamo fondotinta per tutti i gusti e tutte le tasche, ma non sempre quelli che scegliamo con estrema cura dallo scaffale soddisfano le nostre aspettative. D’altra parte, non sapendo di cosa concretamente è fatto un fondotinta, può essere difficile scegliere quello adatto alle nostre esigenze. Vediamo allora di analizzare l’anatomia di un fondotinta, grazie al prezioso contributo delle dottoresse Patricia Sengel, Maria Elena Pagni e Marika La Vardera.
INCI fondotinta: com’è fatto e quali ingredienti contiene
Il fondotinta è fatto da una dispersione di pigmenti inorganici: ossidi di ferro e di titanio (non nano), spesso rivestiti e trattati per garantire un colore uniforme e una miglior tenuta sulla pelle. La quantità di pigmento determina la coprenza del fondotinta: questo perché i pigmenti non vengono assorbiti dalla pelle. È tutto il resto, invece, che viene in gran parte assorbito dalla nostra pelle e che determina le caratteristiche sensoriali del prodotto. Vediamo allora insieme quali elementi e materie prime possiamo trovare all’interno di un fondotinta:
- acqua;
- oli, esteri e/o siliconi;
- emulsionanti: legano gli oli con l’acqua permettendo di formare un’emulsione (crema);
- agenti filmanti: sono resine o molecole che creano un reticolo sulla pelle in grado di aumentare la tenuta del prodotto;
- agenti texturizzanti: si tratta di polveri di varie tipologie e dimensioni che migliorano la scorrevolezza del prodotto applicato. Inoltre, creano un effetto soft-focus perché sono in grado di riflettere la luce, levigare la pelle e diminuirne visivamente le imperfezioni;
- perle: servono a dare luce alla pelle per un effetto radioso. Possono contenere mica (un minerale appartenente alla famiglia dei silicati) naturale o sintetica;
- cere: sono utilizzate in alcune tipologie di fondotinta (colati e stick) per dare al prodotto una struttura tridimensionale e conferire cremosità;
- conservanti;
- principi attivi, a discrezione della marca.
Da un punto di vista formulativo, è importante che nel fondotinta (così come negli altri prodotti make-up) sia rispettato un equilibrio preciso tra i diversi ingredienti. Se il bilancio tra acqua ed oli non è rispettato, si possono ottenere fondotinta poco performanti. Inoltre la scelta degli oli e delle polveri da impiegare è fondamentale per ottenere il miglior risultato possibile.
Troppe polveri possono rendere la texture secca, poiché tendono ad assorbire il sebo facendo apparire la pelle disidratata. Oli troppo pesanti creano un fondotinta che tende a non essere assorbito facilmente dalla pelle, conferendo untuosità in applicazione, rallentando l’asciugatura, e determinando un finish lucido.
Tipologie di fondotinta in commercio
Quali tipi di fondotinta possiamo trovare in negozio? Possiamo principalmente distinguerli in due categorie: quelli acquosi e quelli invece privi di acqua.
Ecco le differenti tipologie:
- gel colorato, acquoso o anidro: se acquoso, contiene solo acqua, gelificanti (che aiutano a dare consistenza e a sospendere gli altri componenti), polveri e pigmenti; si tratta di un fondotinta molto leggero e adatto alle pelli più giovani, che dona una sensazione di estrema freschezza. Se anidro, contiene invece solo oli (esteri e/o siliconi), gelificanti, texturizzanti e pigmenti; è un fondotinta dall’applicazione estremamente morbida e molto nutriente. Entrambe le versioni sono poco scriventi, per dare solo un velo di colore sulla pelle (da qui il termine BB o CC Cream);
- fondotinta compatto o stick: si tratta di un prodotto composto da oli (esteri e/o siliconi), texturizzanti, pigmenti e cere, che permettono il colaggio in una trousse o in forma di stick. Ha le stesse caratteristiche di un gel colorato anidro, ma può avere delle varianti più o meno coprenti;
- emulsione: acqua in olio (W/O) o olio in acqua (O/W). È un fondotinta dalla consistenza cremosa o compatta/stick ed è senza ombra di dubbio la tipologia di fondotinta più rappresentata sul mercato. Le sue caratteristiche principali dipendono dal fatto che la parte più esterna dell’emulsione – ovvero quella che entra direttamente a contatto con la pelle – sia composta da acqua (emulsione olio in acqua) o olio (emulsione acqua in olio). In entrambi i casi il fondotinta risulta cremoso, con un tocco fresco e nutriente. Se in formula vengono inserite delle cere, anche l’emulsione può essere colata in cialda o in stick, esattamente come per un fondotinta anidro: in questo caso si avrà un prodotto più cremoso che, in aggiunta alla freschezza data dalla presenza di acqua, avrà caratteristiche più coprenti.
- fondotinta compatto in polvere: questa tipologia di fondotinta contiene un’alta percentuale di polveri, pigmenti e texturizzanti; si tratta di un prodotto leggero, polveroso, adatto per lo più a pelli grasse, poiché aiuta ad assorbire il sebo in eccesso.
Come scegliere il fondotinta in base al tipo di pelle
Mi preme darvi qualche consiglio su come scegliere il prodotto più adatto al tipo di pelle, secca o grassa che sia.
Fondotinta per le pelli secche:
- emulsione, con una texture leggera ma idratante;
- emulsione colata: comporta la giusta dose di acqua e olio per idratare la pelle;
- fondotinta anidro compatto o in stick.
Fondotinta per le pelli grasse o miste:
- fondotinta in gel acquoso/mousse per evitare di rendere la pelle ancora più grassa;
- fondotinta compatto polveroso: ricco di polvere per regolare la produzione di sebo.
Ci tengo però a precisare che non è sufficiente conoscere bene il tipo di pelle che si ha, perché sono innumerevoli i fattori determinanti nella scelta del prodotto più efficace: il clima, l’alimentazione, l’assunzione di medicinali o i livelli ormonali (legati all’età, ma anche al ciclo mestruale). Infatti, uno degli errori più frequenti sta nel pensare che il fondotinta perfetto in inverno possa essere altrettanto performante d’estate, oppure che quello a cui ci siamo affezionate a 25 anni debba esserlo altrettanto a 40.
Come applicare il fondotinta e farlo durare a lungo
Ad oggi i fondotinta contengono spesso anche principi attivi specifici per le diverse tipologie di pelle (idratanti, antibatterici, sebo regolatori, antietà, etc.), con azioni mirate che si adattano molto bene a ogni esigenza con effetti spesso continuativi sulla pelle.
In combinazione al fondotinta, per una durata più lunga dell’effetto e una performance migliore, si possono utilizzare una base make-up (primer), da applicare prima del fondotinta, o uno spray fissativo, da applicare successivamente. Di solito anche questi prodotti contengono agenti filmanti per aiutare la tenuta del make-up: la base crea la superficie ottimale affinché il prodotto si fissi, mentre gli spray sono in grado di formare un reticolo che aumenta la tenuta dei prodotti applicati sul viso.
Oltre a ringraziare le dottoresse che hanno collaborato alla scrittura di questo post, ci tengo ad aggiungere un paio di consigli: fate attenzione più alle performance del prodotto che si ha tra le mani e meno alla storia del marketing del brand o all’affezione per una determinata marca, e – non mi stancherò mai di ripeterlo – leggete bene l’INCI di un prodotto prima di acquistarlo. Per qualsiasi dubbio sulla composizione dei cosmetici, vi segnalo il mio servizio di consulenza.
Esperienza in Research & Innovation presso diversi tersisti make-up.