Cosmesi naturale e greenFoto di una ciotola con una preparazione cosmetica naturale

Nell’immaginario collettivo quando si parla di naturale, si parla automaticamente di SICURO.

Ciò che non è naturale è “CHIMICO”. Ma chimica è ogni cosa, siamo circondati da chimica. Questo concetto non è ancora chiaro e continua a scatenare polemiche di ogni tipo.

Facciamo chiarezza su cosa è NATURALE e cosa é SINTETICO nell’uso cosmetico.

NATURALE è tutto ciò che deriva dalle piante, animali o dalla fermentazione.

1) Gli ingredienti naturali sono sostanze di origine vegetale, inorganica e le loro miscele ottenute e lavorate con procedure di estrazione fisica.
2) Sostanze natural-identiche che si ritrovano in natura, ma sintetizzate con semplici metodi di trasformazione.
3) Le sostanze natural-simili di derivazione naturale sono modificate con processi chimici che non lasciano scarti e contaminanti tossici.

Per maggiori dettagli leggi anche: COSMETICI NATURALI: COME RICONOSCERLI

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SINTETICO è un prodotto derivato dalla combinazione di molecole di sintesi, riprodotte in laboratorio.

Nel caso del cosmetico sintetico, le materie prime sono riproducibili, i costi sono controllati e stabili nel tempo e si possono riprodurre molecole uniche con alte performance.

Questa regola non è valida per il cosmetico naturale il quale può subire variazioni di prezzo in base alla riproducibilità o meno di un determinato composto.

Non bisogna  dimenticare l’impatto ambientale di alcuni composti naturali usati anche per uso cosmetico. La Quinoa rappresenta un valido esempio. In cosmetica, questa pianta erbacea ha proprietà detergenti delicate in quanto, dal pericarpo della quinoa, si possono estrarre le saponine. Inoltre, pare sia stata rilevata un’azione idratante.

Superfood ricco di aminoacidi, e vitamine, utili per il benessere della pelle.

QUAL E’ Il DANNO DELLA PRODUZIONE DI QUINOA PER LA NATURA?

La coltivazione della Quinoa avviene in Bolivia e Perù e l’aumento della domanda di tale prodotto, ha creato problemi in quanto per la sua produzione si usano fertilizzanti di scarsa qualità che rendono aridi ed inquinati i terreni.

Sono stati rilevati danni anche all’allevamento di lama e alapaca che arricchivano il terreno di sostanze organiche facendo da fertilizzanti naturali.

E L’OLIO DI PALMA?

In ambito alimentare e cosmetico l’olio di palma trova largo impiego. Coltivato in Indonesia e Malesia ha causato, però, distruzione di ettari di foreste. Oggi la produzione di questo olio pregiato è nettamente ridotta.

Ci sono però buone notizie: entro il 2020 è prevista una produzione di olio di palma sostenibile (fonte: http://www.oliodipalmasostenibile.it/olio-di-palma-ambiente/)

E’ VERO CHE MOLTI VELENI SONO NATURALI?

L’ATROPA BELLADONNA appartenente alla famiglia delle Solanacee è una pianta da cui si ricava l’atropina.

L’atropina è usata in medicina come spasmolitico. Nel Rinascimento le donne usavano il collirio a base di atropina per causare midriasi, dilatare le pupille e rendere gli occhi più  grandi e luminosi.

L’ingestione delle bacche porta avvelenamento.

Cicuta, digitale e stramonio, se ingerite, sono tossiche. I semi di ricino, se ingeriti da un bambino, possono essere mortali, e l’olio, per essere utilizzato come  purgante, deve essere privato di una sostanza detta ricina.

Sono svariate le sostanze presenti in natura con effetto tossico se ingerite, ma utili ai fini medici e cosmetici.

IL SINTETICO ALLORA E’ PIU’ SICURO?

Si tratta sempre di molecole di sintesi riprodotte in laboratorio. Ad ogni modo, ciò che viene immesso in commercio in cosmetica può essere considerato ragionevolmente sicuro.

ISO 16128 PER LA COSMESI NATURALE

Lo standard ISO 16128 è una norma studiata per i cosmetici naturali. Fino a qualche anno fa, le aziende erano mine vaganti circa i claim in etichetta sul concetto di naturale. Si è sfruttato abbondantemente, anche in eccesso questo termine.

Questa norma si pone l’obiettivo di individuare delle linee guida per definire le caratteristiche degli ingredienti e dei prodotti finiti commercializzati come cosmetici naturali e biologici. Lo standard è stato diviso in Definizioni (ISO 16128-1), e requisiti (ISO 16128-2).

Non mancano però le limitazioni, una fra quali  il mancato coinvolgimento di aspetti che entrano a pieno titolo nel problema, portando confusione circa l’origine e concentrazione degli ingredienti, come l’etichettatura, la sicurezza sulla salute umana e ambientale, la necessità di una certificazione.

la ISO 16128 non definisce nello specifico quali ingredienti siano ammessi nei cosmetici naturali o biologici ed i loro contenuti minimi nel prodotto finito.

Altro aspetto negativo della norma è che stabilisce un confine un po’ labile per la definizione di ingrediente naturale e di origine naturale, permettendo l’utilizzo di OGM e di sostanze chimiche che i consumatori da tempo rifiutano nei prodotti finiti.

Gli OGM sono vietati solo in Europa ed ammessi in altri paesi extraeuropei e per la norma ISO, questi sono ammessi come ingredienti naturali. Tutto ciò implica quindi che all’interno di un prodotto naturale o biologico si possano inserire tutti gli ingredienti, come ad esempio i siliconi o il dietilftalato (che fino ad oggi non erano considerati “appropriati per il prodotto naturale”).

Se da un lato la norma ISO 16128 rappresenta una svolta verso la standardizzazione internazionale del concetto di cosmetico naturale e biologico, dall’altro lato essa stessa fa un passo indietro rispetto ai risultati ottenuti dalle diverse e numerose norme tecniche presenti sul mercato, le quali sembrano soddisfare maggiormente le aspettative del consumatore.

La norma non prende in considerazione le certificazioni.

La certificazione COSMOS che è la principale certificazione europea per i cosmetici naturali e bio, (Cosmos Natural e Cosmos Organic) presenta degli standard molto specifici che vengono armonizzati anche con altri standard extra-europei, ovvero quelli stabiliti per lo stesso tipo di prodotti in Canada, Australia, Brasile, Giappone, UK, USA.

Tra gli obiettivi dello standard Cosmos vi è la promozione dell’uso di prodotti da agricoltura biologica e nel rispetto della biodiversità; l’utilizzo delle risorse naturali in modo responsabile e nel rispetto dell’ambiente.