I migliori cosmetici sono quelli che hanno un’ottima performance, un’ ottima funzionalità e una comprovata efficacia.
E’ un concetto sicuramente allettante, ma… in commercio esistono cosmetici che racchiudono tutte queste caratteristiche?
Ultimamente si assiste ad una evoluzione del cosmetico che va verso il concetto di COSMETICA PULITA, ovvero una cosmetica fatta da pochi componenti purchè efficaci.
“LESS IS MORE”.
QUALI SONO ALLORA LE MIGLIORI FORMULE COSMETICHE?
Le migliori formule cosmetiche comprendono prodotti composti da pochi ingredienti, come:
-sostanze attive a dose realmente funzionale (non necessariamente di origine naturale).
-Oli ed emulsionanti che danno cosmetici leggeri al tatto e gradevoli dal punto di vista sensoriale.
-Conservanti ad ampio spettro d’azione che proteggono realmente il prodotto ed evitano formazione di batteri e muffe nel tempo.
-Profumo a basse percentuali d’uso e preferibilmente senza allergeni.
Un INCI breve è un INCI determinante, facilmente interpretabile e di conseguenza giudicabile.
COME SI PUO’ COMPORTARE IL FORMULATORE DI COSMETICI QUANDO DEVE CREARE UNA FORMULA?
Il formulatore ha un compito estremamente importante: studiare, creare e miscelare con diligenza componenti inserendo sostanze più affini e benefiche per la pelle e sostituendole, ove opportuno, con altre.
Non è un compito semplice, dipende da molti fattori tra cui le caratteristiche della pelle stessa e dalle problematiche presenti.
È a discrezione del formulatore operare con criterio e coerenza non solo secondo mode e tendenze, ma secondo necessità di utilizzo e performance desiderata.
E’ doveroso, quindi, precisare che l’utilizzo di alcune sostanze “incriminate” in rete, a volte serve a giustificare l’effetto finale di un cosmetico.
Le migliori formule non sono quelle che dichiarano solo il “SENZA”.
Il SENZA serve a dare un’indicazione al consumatore estraneo alla conoscenza dell’INCI, della presenza o meno dei componenti ritenuti allertanti e demonizzati.
Le migliori formule sono quelle che vantano la presenza di un componente e non l’assenza dello stesso. Un cosmetico va giudicato interamente, dall’etichetta all’INCI, dai colori scelti alla grafica, dal tipo di comunicazione e dall’efficacia vantata, dalla formula alla texture.
Non si giudica solo per sentito dire. Il cosmetico va testato più volte prima di pronunciare un giudizio. Non c’è fretta nel dare una valutazione. Un cosmetico può dare subito una reazione di sensibilizzazione al primo utilizzo che può poi scomparire le volte successive e viceversa. Ciò non significa che il cosmetico è da buttare. Si tratta di una reazione della pelle che può non essere sempre confermata come valida e reale.
Ciascuno giudica bene ciò che conosce, e solo di questo è buon giudice.
cit. ARISTOTELELEGGI ANCHE: SCEGLIERE UN BUON COSMETICO E’ POSSIBILE?
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