I cosmetici, per poter essere considerati cosmetici biologici o naturali, necessitano di particolari requisiti. Ce lo spiegano nel dettaglio i dottori Riccardo Matera, Giulia Leoni e Luca Valgimigli dell’azienda BeC Natura di Forlì, che operano nel settore della cosmesi naturale.
Cosa sono i cosmetici biologici
Il consumatore che sceglie un cosmetico biologico risponde alla sua maggiore sensibilità e consapevolezza etica nei confronti delle tematiche ambientali, senza però rinunciare all’efficacia del prodotto cosmetico. Questo è un preciso impegno di BeC nei confronti di quel consumatore. I cosmetici bio devono contenere almeno il 95% d’ingredienti di origine naturale, inoltre la maggior parte degli ingredienti vegetali deve provenire da agricoltura biologica: noi garantiamo minimo il 95%.
Questi valori però possono variare molto, a seconda dei requisiti dettati dai vari enti certificatori, per questo è importante che il consumatore li verifichi di persona sulla confezione. Gli ingredienti naturali e biologici sono ottenuti tramite processi estrattivi più semplici, approvati dall’ente certificatore, che hanno minimo o nullo impatto sull’ambiente. La scelta del cosmetico biologico risponde a un rinnovato interesse di tutti gli interpreti della filiera produttiva verso la limitazione dell’inquinamento ambientale e la promozione del consumo ecosostenibile.
Che differenze ci sono tra cosmetici biologici, naturali e sostenibili
I cosmetici naturali sono formulati quasi esclusivamente con ingredienti di origine vegetale. La cosmesi naturale non prevede l’utilizzo di sostanze sintetiche come siliconi, petrolati, oli minerali, polimeri e alcuni conservanti di sintesi quali parabeni e cessori di formaldeide. L’impegno maggiore della ricerca è volto a formulare prodotti dermocompatibili, per limitare al minimo l’insorgenza di stati irritativi e sensibilizzazioni.
I cosmetici biologici o Cosmetici bio sono cosmetici naturali che in più hanno una quota considerevole di ingredienti provenienti da agricoltura biologica. Inoltre, nei cosmetici biologici, l’impatto ambientale dei processi produttivi di ogni singolo ingrediente assume un’importanza fondamentale nella ammissibilità dell’ingrediente stesso. Perfino molti ingredienti naturali possono venire esclusi dalla formulazione, se non garantiscono un impatto ambientale minimo. Questa attenzione si estende al packaging, agli imballaggi e a tutta la filiera produttiva.
La cosmesi sostenibile è ispirata dagli stessi principi di ecosostenibilità della cosmesi Bio, ma in modo più generico e, al momento, meno disciplinato. La cosmesi sostenibile è al momento concentrata meno sull’uso di ingredienti naturali e maggiormente sulla facilità di smaltimento dei rifiuti associati alla filiera del cosmetico, ma è in studio una più precisa definizione legislativa. Si prevedono sviluppi a breve.
I cosmetici possono davvero essere sostenibili?
Un consumatore attento alle problematiche che riguardano l’inquinamento dell’ambiente riflette questo interesse nelle sue scelte di consumo, sia nella filiera alimentare, che nei prodotti per il benessere della persona. In particolare, i cosmetici eco-bio sono prodotti rispettosi dell’ambiente e rappresentano una simbiosi armonica tra uomo e ambiente. La nostra linea di cosmetici certificati eco-bio è dedicata a tutti coloro che vogliono avvicinarsi a uno stile di vita più consapevole, etico ed ecosostenibile, senza rinunciare all’efficacia.
Quest’ultimo aspetto è importante e noi gli dedichiamo la massima attenzione. Se il consumatore non è pienamente soddisfatto dell’efficacia e di ciò che il cosmetico fa per lui, prima o poi sarà deluso dalla sua scelta e tenderà a ritornare sui suoi passi, alla ricerca di qualcosa che soddisfi i suoi bisogni. Questo vanificherebbe tutto! È importante quindi che il prodotto Bio sia pienamente efficace e performante, così che il consumatore non debba viverlo come una rinuncia. Questo renderà la scelta sostenibile verso l’ambiente, ma anche per il consumatore, cioè veramente sostenibile! Purtroppo, la maggior parte dei produttori trascurano completamente questo aspetto.
Un cosmetico naturale è più sicuro degli altri?
La normativa europea Regolamento 1223/2009 CE assicura che tutti gli ingredienti presenti nei cosmetici, a determinate concentrazioni, siano considerati sicuri: la sicurezza quindi è un requisito per tutti i cosmetici sia naturali che non (intendendo quelli con ingredienti di origine sintetica). Gli ingredienti più problematici da un punto di vista tossicologico ricevono particolare attenzione, infatti la Legge impone dei limiti di utilizzo entro i quali è necessario sottostare.
La ricerca della cosmesi naturale in campo formulativo è rivolta alla scoperta di validi componenti di origine naturale o biologica che suppliscano “naturalmente” alle funzioni a cui i componenti di sintesi hanno assolto egregiamente in passato, ma che oggi sono messi fortemente in discussione.
Un segmento crescente di consumatori evita infatti questi ingredienti sgraditi, in quanto potenziali responsabili di reazioni allergiche, di sensibilizzazione e tossicità.
L’assenza di conservanti tradizionali “chimici”, ad esempio, rappresenta sicuramente la tendenza di mercato: lo scopo è quello di raggiungere soluzioni naturali che garantiscano la sicurezza del cosmetico, minimizzando i fenomeni irritativi. Purché il cosmetico sia fatto bene e di alta qualità: è meglio un conservante sintetico che un’infezione, no? La cosmesi naturale, quindi, è ideale per il consumatore attento che cerca la massima sicurezza, ma attenzione a non trascurare la qualità, che è altrettanto importante e non è un requisito automatico del cosmetico, sia esso naturale oppure no.
La necessità di una nuova normativa
Innanzitutto è essenziale fare una distinzione tra ciò che è veramente naturale e biologico, e ciò che non rientra affatto in queste due categorie. Il punto è uno: l’esistenza di diversi disciplinari, spesso complessi e con differenze anche importanti tra loro, dà spazio all’anarchia, confonde il consumatore e consente ad alcuni di approfittarsi della confusione.
Mentre per il settore alimentare esiste una normativa di riferimento che regolamenta a livello comunitario l’agricoltura biologica (Regolamento europeo 2092/91), per il settore cosmetico non esiste di fatto una direttiva di riferimento condivisa che vada a conformare ufficialmente il ramo della cosmesi naturale, né tantomeno quello della cosmesi biologica.
Proprio la mancanza di precise norme di riferimento ha consentito la presenza sul mercato di cosmetici che, pur non rispondendo ad alcun canone di naturalità ed eco-sostenibilità, vengono presentati come “naturali e biologici”, ingannando il consumatore che si ritrova a girovagare senza bussola. Questa “eco-confusione” danneggia anche chi veramente crede nella filosofia del cosmetico naturale e/o biologico e può rischiare di delegittimare l’intero settore. Infatti, in assenza di una definizione legale di cosmetico naturale o biologico, oggi non è necessario avere alcuna certificazione o aderire ad alcun disciplinare, per poter dichiarare naturale o biologico un prodotto.
Per questi motivi, noi riteniamo necessaria l’istituzione di una normativa che permetta di unificare le tante regole dettate dai vari enti certificatori privati, a cui, in modo del tutto volontario, oggi si decide di fare capo.
La speranza è che la crescente importanza che il cosmetico naturale o eco-bio riveste per il consumatore, porti, in tempi stretti, a una normativa comunitaria, che armonizzi e crei chiarezza nel settore. Al momento, non essendoci ancora uno standard unico, noi abbiamo deciso di porre i nostri prodotti al vaglio del disciplinare francese Ecocert, il primo ad aver introdotto la certificazione eco-bio per i cosmetici, il più diffuso in ambito internazionale ed uno fra più rigidi e rigorosi. Abbiamo ritenuto in tal modo di garantire la massima trasparenza e sicurezza ai nostri clienti.
Ringrazio i colleghi di BeC Natura per il loro prezioso contributo e vi lascio qui sotto due recensioni della loro linea Biocare più qualche mio consiglio per gli acquisti di cosmetici naturali.