I prodotti cosmetici da supermercato, considerato il prezzo molto accessibile, godono di un largo consumo da parte della maggioranza della popolazione. Sono prodotti che si acquistano con estrema facilità sugli scaffali al momento della spesa proprio perché “necessari” o indispensabili. Considerata la grande affluenza nell’acquisto, la facilità di reperibilità, i prodotti da supermercato sono quelli più amati, discussi, polemizzati e certamente recensiti. Basta fare un giro in rete per averne la conferma!
QUALI SONO LE OPINIONI PIU’ FREQUENTI IN RETE?
In rete si riscontrano pareri contrastanti chiaramente, il tutto dettato da utenti che, cercando di esaminare la composizione INCI, avvalendosi del famigerato BIODIZIONARIO, cercano di estrapolare la “bontà” del prodotto.
Il Biodizionario gode di influenza e autorevolezza perché punta sugli aspetti ambientali e sulla biodegradabilità di una materia prima ma non dà un giudizio sulla sicurezza o efficacia di una materia prima.
Ognuno é libero di scrivere e recensire ciò che testa (ci si augura che la recensione sia sempre obiettiva ed onesta). Ovviamente se ci si basa sulla solo composizione INCI, il giudizio é poco attendibile. Neanche un formulatore saprebbe basarsi sulla sola composizione INCI. Il cosmetico va provato e riprovato e bisogna basarsi su diverse componenti (ormonali, stress, trattamento effettuato) che possono portare ad un giudizio finale equo e concreto, a parer mio.
QUALI SONO LE SOSTANZE PIU’ CRITICATE E MESSE IN DISCUSSIONE CHE SI POSSONO TROVARE IN UN COSMETICO DA SUPERMERCATO?
Dipende dai trend del momento,! Negli ultimi anni sono state messe principalmente in discussione sostanze come:
–Siliconi, odiatissimi ma purtroppo ottimi per un effetto setoso e sensoriale specie sul capello.
-Paraffina liquida, perché derivante dal petrolio e quindi non ecologicamente accettata.
–PARABENI, perché accusati di essere portatori di cancro.
Un punto da tenere in considerazione è il lungo elenco di “senza…senza” che si trova spesso sulle etichette dei cosmetici. Tale elenco sembra sprigionare qualità, ma in realtà penalizza ingiustamente gli altri cosmetici. La legislazione cosmetica sta facendo grandi passi per normare al meglio comunicazioni fuorvianti ed ingannevoli per cui ci auguriamo di poter avere presto una comunicazione onesta e pulita.
COSA CI DI PUO’ ASPETTARE DA UN PRODOTTO DA SUPERMERCATO?
Visto il costo che caratterizza uno shampoo (dai 2€ ai 4€ circa) o una crema da supermercato ( dai 5€ ai15€ circa), non ci si può aspettare un prodotto che sia, ecologico, naturale, setoso, con sensazione di morbidezza, con profumo piacevole ma non eccessivamente forte, emolliente ma che non unga, economico ma bello, con “buon INCI” ma con texture sublime!!
Tutte queste caratteristiche in un prodotto che costa mediamente non sempre sono possibili, per quanto ci si impegni a fare un cosmetico eccellente. Qualcosa purtroppo va sacrificato!
Il costo formula finale, che ha un’incidenza fondamentale per definire il prezzo di vendita, é quello che grava su molti aspetti.
Nella speranza che le aziende cosmetiche evitino sempre più messaggi fuorvianti e confusionari per il consumatore (il quale potrebbe trovarsi impreparato tale da preferire solo la cosmetica verde e bandire il resto), ci si augura che ogni valutazione di cosmetico (di profumeria, supermercato, erboristeria e farmacia) venga effettuata con coscienza, lealtà, onestà e veridicità…esattamente come i requisiti che il “REGOLAMENTO (UE) N. 655/2013 DELLA COMMISSIONE del 10 luglio 2013” ha stabilito da un po’ di anni!