I termini “cosmeceutico” o “dermocosmetico” associati ai cosmetici li ritroviamo tra i prodotti che acquistiamo. Cosa indicano queste diciture spesso riscontrate sui cosmetici o in rete? Secondo l’Articolo 2 del il Regolamento CE 1223/2009 sui prodotti cosmetici, un cosmetico è:
“Un prodotto o una sostanza, diversa da un medicinale, destinato ad essere applicato sulle superfici esterne del corpo umano (epidermide, sistema pilifero e capelli, unghie, labbra, organi genitali esterni), oppure sui denti e sulle mucose della bocca allo scopo, esclusivo o prevalente, di pulirli, profumarli, modificarne l’aspetto, correggere gli odori corporei, proteggerli o preservarli in buone condizioni. I prodotti cosmetici non hanno finalità terapeutiche né possono vantare attività terapeutiche”.
A volte però, ci si ritrova tra le mani qualche prodotto la cui descrizione e il cui contenuto di sostanze risulta fuorviante per il consumatore, al punto da non riuscire a capire se si tratta di un cosmeceutico, cosmetico o dermocosmetico.
Cerchiamo di esaminare il significato dei termini e capire il messaggio che vogliono trasmetterci.
COSA E’ UN COSMECEUTICO?
Il termine COSMECEUTICO deriva probabilmente da esigenze di mercato che hanno creato nel tempo ambiguità e poca chiarezza sul concetto intrinseco del cosmetico. Esso sembra voler delineare uno step successivo, più articolato del “semplice” cosmetico che ha la sola funzione di detergere, migliorare l’aspetto e profumare, come da Regolamento CE 1223/2009. Il nome stesso si colloca a metà strada tra cosmetico e farmaco e pare voler impegnare di più questa forma di prodotto, in quanto indica qualcosa di meno di un farmaco ma qualcosa di più di un cosmetico che estende la propria potenzialità fino al trattamento dell’inestetismo vero e proprio.
Quali siano però gli ingredienti in grado di conferire ad un cosmetico l’appellativo di cosmeceutico non è così immediato definirlo.
A volte, un prodotto cosmetico viene promosso a cosmeceutico semplicemente per il fatto di contenere delle sostanze efficaci, in concentrazione superiore alla media rispetto al cosmetico e che sono presenti anche in prodotti farmaceutici e nei cosmetici stessi, come ad esempio di Retinolo (o vitamina A) in piccole quantità o di Escina (sostanza estratta dall’ippocastano presente in prodotti utilizzati come venotonici) o di Caffeina (contenuta nei prodotti ad azione lipolitica).
Non è così chiara la definizione di cosmeceutico e genera grande confusione.
PUNTI IMPORTANTI DA RICORDARE:
Né un cosmetico, né un cosmeceutico CURANO una malattia (della pelle, capelli, unghie o delle mucose). Il termine CURARE è improprio da utilizzare nei prodotti cosmetici, a mio parere. Sono corretti termini come MIGLIORARE L’ASPETTO, TRATTARE, CORREGGERE, VALORIZZARE..INESTETISMI ED IMPERFEZIONI MA MAI MALATTIE!
Quando si intende esaltare una particolare azione (es. “EFFETTO A LUNGA DURATA”, oppure “DURATA DI 24 ORE”, oppure, “EFFETTO RASSODANTE GRAZIE ALLA SOSTANZA X PRESENTE A X%”) bisogna avvalersi di test specifici che dimostrano quanto dichiarato. I cosmeceutici possono avvalersi dell’uso di tali test specifici per dimostrare una determinata attività.
Il cosmeceutico non deve avere effetti collaterali come quelli di un farmaco. Purtroppo la confusione a volte persiste, specie quando i messaggi lanciati sui prodotti non sono chiari e lineari.
DESTINAZIONE DEL COSMECEUTICO
Medicina estetica, dermatologia medica, chirurgia, farmacia.
GLI INGREDIENTI COSMECEUTICI
Il cosmeceutico non ha regolamentazione come il cosmetico. E’ solo un termine ibrido utilizzato per rafforzare ed incentivare l’uso del cosmetico. Non per forza si tratta di un qualcosa più efficace rispetto al classico cosmetico. Non per forza è migliore di tutti gli altri cosmetici.
Vediamo quali sono gli ingredienti che si usano nei cosmeceutici:
-Vitamine (A e C in particolare)
-Sostanze fitochimiche
-Acido Glicolico e l’Acido Salicilico, efficaci nel trattamento di patologie della pelle, in particolare l’acne
-Acido Cogico utile contro l’accumulo di melanina, quindi schiarisce le macchie cutanee
-Enzimi
-Antiossidanti
-Oli essenziali
Come si può notare, non vi è differenza tra le sostanze usate nei classici cosmetici e quelle dei cosmeceutici per cui parlare di cosmetico e di cosmeceutico è la stessa cosa.
E IL DERMOCOSMETICO CHE RUOLO HA?
Il dermocosmetico non si discosta dal cosmeceutico, anzi ritengo siano la stessa cosa in quanto sono regolati dagli stessi principi. Anch’esso è un prodotto che lo si ritrova soprattutto nelle farmacie. Pur non sostituendo il farmaco nella cura di particolari patologie cutanee, è ricco di sostanze funzionali, sia sintetizzate chimicamente, sia derivanti da piante o animali, e spesso magari è destinato al trattamento di problematiche della pelle.
Senza aspettarsi grandi miracoli, il dermocosmetico può migliorare l’aspetto delle microrughe di superficie e favorisce la formazione di nuovo collagene ed elastina (se l’azione prevista è quella antiage) o magari agisce nel trattamento di dermatite, psoriasi. La regola generale per ottenere risultati visibili è la costanza nell’uso del prodotto e la pazienza nel vederli.
Ricapitolando quanto detto su cosmeceutico e dermocosmetico, il loro ruolo consiste in:
1- Aiutare a mantenere in buono stato la pelle e i suoi annessi (cute, capelli, unghie).
2- Ristabilire le condizioni fisiologiche della cute alterata, in associazione a terapie farmacologiche prescritte da dermatologo, medico estetico, tricologo, chirurgo plastico.
3- Prevenire i danni della foto-esposizione.
4- Prevenire l’invecchiamento.
5- Mantenere in buone condizioni la cute del neonato e del bambino.
7- Abbellire cute e capelli o limitarne la caduta.
TIPI DI PRODOTTI COSMECEUTICI E DERMOCOSMETICI:
Creme all’acido lactobionico, per ridurre le rughe e ringiovanire il viso rossetti alla vitamina E per prevenire l’invecchiamento delle labbra, gel alla vitamina K contro capillari e couperose, prodotti per l’acne contenenti vitamina A.
CHI SONO E COSA NE PENSANO LA COMMISSIONE EUROPEA ED FDA?
Per conoscere chi sono, inserisco direttamente il link e cliccandoci si può visitare direttamente la pagina:
http://europa.eu/about-eu/institutions-bodies/european-commission/index_it.htm
https://it.wikipedia.org/wiki/Food_and_Drug_Administration
http://www.fda.gov/default.htm
La Commissione Europea riconosce la presenza di prodotti definiti “borderline” nonostante non ci sia una vera direttiva che tuteli tali prodotti. La direttiva interessa il cosmetico (76/768/CEE sostituita nel 2009 dal Regolamento CE 1223/2009 sui prodotti cosmetici) o il medicinale (Direttiva 2004/27/CEE). Bisognerà chiaramente fare una distinzione tra i due e capire come collocarlo e definirlo.
La FDA (Food and Drug Administration) non accetta né definisce il termine “cosmeceutica”, per cui si parlerà o di cosmetico o di farmaco. Per il cosmetico prima dell’immissione in commercio non è prevista alcuna approvazione, al contrario del farmaco che invece necessita di un’approvazione da parte dell’FDA prima del commercio. L’FDA inoltre dichiara che un prodotto può essere considerato sia farmaco che cosmetico se vanta due usi, es: uno shampoo è un cosmetico se ha come unica funzione quella di detergere i capelli, ma diventa farmaco se la sua funzione diventa ad esempio quella antiforfora.
Stessa cosa vale per gli olii essenziali: un profumo commercializzato per promuovere il solo scopo di profumazione è un cosmetico. Ma un profumo in commercio con determinate indicazioni “aromaterapia”, come asserzioni che il profumo sarà aiutare il sonno consumatore o smettere di fumare, rientra nella definizione di un farmaco a causa della sua destinazione d’uso.
Leggi:
http://www.fda.gov/cosmetics/guidanceregulation/lawsregulations/ucm074201.htm
RIFLESSIONE PERSONALE SUL TERMINE “CURARE”
Secondo la definizione Garzanti, con CURARE si intende:
1. fare oggetto della propria cura; dedicarsi con sollecitudine, attenzione, interesse a qualcuno o a qualcosa: curare i propri figli, la casa, gli affari; curare il proprio aspetto; curare l’edizione di un’opera.
2. Avere in cura un malato, sottoporlo alle cure mediche necessarie; combattere una malattia con opportuni mezzi terapeutici: curare molti pazienti; curare il raffreddore, l’ulcera; curare una ferita, medicarla.
Secondo tali definizioni, il prendersi cura di sé stessi e del proprio aspetto rientra nel presupposto di un cosmetico e del concetto di benessere, per cui il termine CURARE ben si adatta al cosmetico. Secondo il punto 2 il termine CURARE si rifà allo stato di malattia da trattare con prodotti specifici come i medicamenti.
Va da sè che il termine può essere utilizzato in entrambi gli ambiti, cosmetico e medico per quanto appena scritto. Sono pienamente d’accordo. Non sono d’accordo sull’uso improprio e abusivo del termine quando si vuole valorizzare l’effetto di un prodotto cosmetico che per definizione non riporta la cura di una malattia ma l’abbellimento e la valorizzazione del proprio aspetto.