“Se non ci fosse il sole per gli altri astri sarebbe notte” (Eraclito)
Senza il sole si sorriderebbe di meno, non avremmo la possibilità di usufruire della benefici dei suoi raggi e dell’ abbronzatura ambrata! In questo articolo una guida aggiornata su come proteggersi dal sole, perché il sole ha tanti vantaggi se preso con le opportune precauzioni come ad esempio:
- – Benessere psicologico
- – Miglioramento dell’umore
- – Miglioramento osteoporosi
- – Miglioramento calcificazione
- – Stimola produzione di melanina → abbronzatura
Grazie all’ottima campagna informativa degli ultimi anni, è sempre più raro ormai trovare prodotti solari senza informazioni adeguate o fuorvianti per il consumatore. Il sole costituisce un fattore di benessere per alcuni degli aspetti appena riportati, ma sappiamo benissimo che può rivelarsi un vero nemico per la pelle dalle conseguenze disastrose.
Effetti negativi:
- – Eritema solare
- – Degenerazione fibre di collagene ed elastina
- – Fotosensibilizzazione/fotoallergia
- – Invecchiamento cutaneo
- – Carcinogenesi
- – Lesioni DNA
- – Fotodermatiti
COME SONO FATTI I PRODOTTI SOLARI?
In base alla RACCOMANDAZIONE DELLA COMMISSIONE Racc. 22 settembre 2006, n. 2006/647/CE sull’efficacia dei prodotti per la protezione solare e sulle relative indicazioni, per “prodotto per la protezione solare“ si intende: qualsiasi preparato ( crema, olio, gel, spray) destinato a essere posto in contatto con la pelle umana, al fine esclusivo o principale di proteggerla dai raggi UV assorbendoli, disperdendoli mediante rifrazione.
In commercio esistono diverse forme cosmetiche di prodotti solari con diversi SPF (Sun Protection Factor, ovvero, Fattore di Protezione Solare) in base alla tipologia di pelle. Per le pelli più chiare sono indispensabili solari con SPF alti (30 o meglio 50 e 50+) almeno durante le prime esposizioni. Per le pelli olivastre, abbronzate o più scure, possono andar bene anche solari son SPF più bassi (15-20).
ATTENZIONE: anche le pelli scure necessitano del solare!! Un errore frequente è la convinzione che la carnagione scura non richiede protezione in quanto esente da eritemi, scottature e malattie della pelle.
I prodotti solari sono costituiti da una base contenente emollienti, emulsionanti, e filtri solari divisi in filtri fisici e chimici. Infine i solari vengono arricchiti con sostanze funzionali con azione antiage, riparatrice del DNA cellulare, antiossidante e protettiva. Si evince quanto sia rilevante l’uso di un solare per la propria pelle.
L’associazione filtri fisici e filtri chimici è importante ai fini del raggiungimento dell’attività finale protettiva del solare stesso. Il rapporto dei filtri in genere viene calcolato da programmi specifici che aiutano il formulatore a fare una previsione dell’SPF finale da ottenere prima della fase preparativa del cosmetico.
FILTRI FISICI E FILTRI CHIMICI: DIFFERENZE
Filtri fisici:
- -Riflettono e diffondono le radiazioni
- -Migliorano la fotostabilità dei filtri chimici
- -Sono difficili da formulare
- -Effetto bianco ed appiccicosità
Biossido di Titanio
Ossido di Zinco
Biossido di silicio
Caolino
Ossido di ferro o magnesio.
Di questi, solo il TiO2 è presente nell’allegato VI (relativo ai filtri UV autorizzati) del Regolamento sui prodotti cosmetici; gli altri, in particolare l’ossido di zinco, sono utilizzati in prodotti solari ma non possono essere dichiarati responsabili dell’azione filtrante.
Filtri chimici:
- – Problemi di fotostabilità
- – Assorbono energia e la restituiscono sotto forma di altra energia
Derivati dell’ Acido Amminobenzoico;
Derivati dell’Acido Salicilico;
Derivati dell’Acido Cinnamico;
Derivati della Canfora;
Derivati a struttura varia.
CARATTERISTICHE DI UN SOLARE IDEALE
- – Fattore di fotoprotezione adeguato al proprio fototipo e alle condizioni climatiche
- – Efficace, fotostabile, altamente tollerabile e facile da spalmare
- – Buona resistenza all’acqua e sudore
- – I filtri non devono essere assorbiti dalla pelle
- – Dermatologicamente testato
- – Presenza di attivi con azione antiossidante, lenitiva, idratante e protettiva
- – La quantità dei filtri deve essere presente in modo tale che UVA devono essere ⅓ degli UVB
I raggi solari UVA provocano l’invecchiamento e penetrano più a fondo mentre gli UVB sono causa di arrossamento della pelle ed eritema. Da ricordare che i raggi UV possono penetrare attraverso le nubi, il vetro, l’acqua.
ETICHETTATURA DEI SOLARI
RACCOMANDAZIONE DELLA COMMISSIONE Racc. 22 settembre 2006, n. 2006/647/CE sull’efficacia dei prodotti per la protezione solare e sulle relative indicazioni.
La categoria del fattore di protezione solare DEVE figurare sull’etichetta in maniera VISIBILE.
Il valore di SPF si riferisce a quattro categorie di protezione (bassa, media, alta e molto alta):
6 o 10 = bassa;
15 o 20 o 25 = media;
30 o 50 = alta;
50+ = molto alta.
1)I prodotti per la protezione solare dovrebbero proteggere dai raggi UVB non meno che UVA.
Poiché il SPF riguarda prevalentemente le scottature, la sicurezza fornita dal prodotto che protegge esclusivamente dai raggi UVB è solo apparente, in quanto i raggi UVA entrano comunque in contatto con la pelle. I prodotti solari devono recare sull’etichetta un pittogramma caratterizzato da un cerchio con all’interno la dicitura UVA. La protezione UVA dovrebbe corrispondere ad 1/3 della protezione UVB dichiarata.
2) Non dovrebbero essere utilizzate indicazioni che lasciano supporre le seguenti caratteristiche:
a) una protezione del 100% dai raggi UV (del genere «schermo totale» o «protezione totale»);
b) il fatto che in nessun caso sia necessario riapplicare il prodotto (del genere «prevenzione per tutto il giorno»).
3) I prodotti per la protezione solare dovrebbero recare avvertenze sull’etichettatura indicanti che non proteggono al 100% e consigli sulle precauzioni da adottare in aggiunta al loro impiego.
Sono ammesse AVVERTENZE quali:
- a) “Non rimanere esposti al sole troppo a lungo anche se si utilizza un prodotto per la protezione solare”.
- b) “Tenere i neonati e i bambini piccoli lontani dalla luce diretta del sole”.
- c) “Un’esposizione eccessiva al sole costituisce un grave rischio per la salute”.
ISTRUZIONI D’USO:
- a) “Applicare il prodotto per la protezione solare prima dell’esposizione”.
- b) “Riapplicare con frequenza per mantenere la protezione, soprattutto dopo aver traspirato o dopo essersi bagnati o asciugati”.
CAMPAGNA INFORMATIVA ED EDUCATIVA PER IL CONSUMATORE
(Secondo iniziativa della Commissione Europea e del Ministero della Salute)
La campagna informativa è rivolta a stimolare una corretta esposizione al sole con lo scopo di ridurre i rischi per la salute derivanti da un eccessiva esposizione ed assorbimento di raggi ultravioletti (UV).
1) Evitare di esporsi al sole nelle ore centrali ( 11-15 )
2) Coprirsi con cappello, maglietta e occhiali da sole
3) Evitare l’esposizione diretta al sole a neonati e bambini
4) Applicare il solare frequentemente
MALATTIE DELLA PELLE CORRELATE AL SOLE
Melanoma: Il melanoma cutaneo è un tumore maligno che origina dalle cellule che producono la melanina, dette melanociti. Può insorgere su una pelle integra, oppure da nei (o nevi) preesistenti, ovvero agglomerati di melanociti che possono essere presenti fin dalla nascita o oppure comparire durante tutto il corso della vita.
Come riconoscerlo?
I parametri di una lesione sospetta sono:
- evidenti variazioni di forma, colore (3 o più colori),dimensione e simmetria
- neo associato a prurito o che presenta un sanguinamento.
L’alfabeto dei nei è un modo semplice, veloce e facile da ricordare per riconoscere se un neo risulta essere sospetto:
- A come Asimmetria: immaginando di dividere il neo a metà, bisogna verificare se le due parti sono uguali (simmetriche) oppure diverse tra loro (asimmetriche). Se il neo è asimmetrico bisogna farlo controllare da un dermatologo.
- B come Bordi: i bordi di un neo non pericoloso sono regolari, mentre se sono irregolari e frastagliati è sospetto.
- C come Colore: se il colore si modifica nel tempo o vi sono più colori contemporaneamente bisogna farlo controllare da un dermatologo.
- D come Dimensioni: verificare che le dimensioni nel tempo non siano variate. In caso farlo controllare da un dermatologo.
- E come Evoluzione: racchiude tutti i punti visti fino ad ora. L’evoluzione consiste nel cambio di colore, forma dimensione e simmetria.
Cheratosi attiniche: lesioni piane o leggermente rilevate rossastre o giallastre coperte da piccole squame di colore variabile dal grigio chiaro al grigio scuro.
- Carcinoma spinocellulare: tumore che colpisce le cellule dell’epidermide in particolare le cellule dello strato squamoso. E’ detto anche carcinoma squamoso, carcinoma squamocellulare, epitelioma squamocellulare o spinalioma. Si localizza soprattutto sul naso e sulle orecchie. Inizialmente i carcinomi spinocellulari possono apparire lisci o verrucosi e poi crescere più rapidamente. Lo si ritrova sulle aree del corpo più esposte al sole come il viso, il collo, il cuoio capelluto negli individui calvi, il dorso delle mani, le braccia e la schiena.
Basalioma (noto anche come carcinoma basocellulare o epitelioma basocellulare): le aree del corpo in cui si sviluppa più facilmente sono la testa e il collo. Il basalioma si presenta nella fase iniziale come una piccola erosione cutanea, rossastra o bruno-rossastra, con margini poco rilevati, eventualmente coperta da una crosta che tende a staccarsi e a riformarsi. Nelle fasi finali l’erosione cutanea diventa un’ulcera che tende a distruggere il tessuto circostante. Il basalioma non evolve a melanoma. Alcune volte si manifesta come un’escrescenza con i bordi rigonfi e con una rientranza centrale sotto l’aspetto di crosta.
- Photoaging o dermatoeliosi: fenomeno attribuibile alle alterazioni prodotte dai raggi solari che comportano variazione delle fibre elastiche che risultano disorganizzate con conseguente elastosi. Tale problematica porta ad ispessimento ed anelasticità della pelle, processo che cronologicamente avviene lo stesso, ma può essere accelerato nei casi di photoaging sole indotto.
- Fotodermatosi: sono contraddistinte dalla comparsa, alcune ore dopo un’intensa esposizione al sole, di piccole papule eritematose e fortemente pruriginose nelle regioni foto esposte. L’orticaria solare è una forma comune di fotodermatosi.
CONCLUSIONI
C’era una volta in cui sole ed abbronzatura erano riservati ai lavoratori della terra, che stando a contatto con l’aria aperta, non potevano esserne esenti. I nobili, erano considerati di “sangue blu” proprio per la carnagione chiara e candida che metteva in evidenza le vene appunto “blu” e che trasparivano con l’assenza di abbronzatura. Era un privilegio avere la carnagione chiara. Ai giorni nostri la situazione é cambiata: guai a non sfoggiare un’abbronzatura dorata!!
I casi di tumore alla pelle sono però numerosi e non sono sono assolutamente da sottovalutare. Oggigiorno le campagne informative ci consentono di essere supportati correttamente su tutte le problematiche esistenti. Rischiare di procurarsi danni sulla propria pelle, non è la soluzione migliore alla luce di tutte le informazioni che si trovano in rete. Ritengo che, anzichè rischiare inutilmente, è meglio agire con la consapevolezza che il sole deve continuare ad essere sempre il nostro portatore di benessere e di sorriso e non fonte di malanno! Per cui..meglio abbronzarsi bene e coscienziosamente!