“Se non ci fosse il sole per gli altri astri sarebbe notte” (Eraclito)
Senza il sole si sorriderebbe di meno, non avremmo la possibilità di usufruire dei benefici dei suoi raggi e dell’abbronzatura ambrata! In questo post vi presentiamo una guida aggiornata su come proteggersi dal sole, perché il sole ha tanti vantaggi, se preso con le opportune precauzioni, ad esempio:
- benessere psicologico;
- miglioramento dell’umore;
- miglioramento osteoporosi;
- miglioramento calcificazione;
- stimola produzione di melanina → abbronzatura.
Il sole costituisce un indubbio fattore di benessere, ma sappiamo benissimo che può rivelarsi un vero nemico per la pelle dalle conseguenze disastrose, tra le quali:
- eritema solare;
- degenerazione fibre di collagene ed elastina;
- fotosensibilizzazione/fotoallergia;
- invecchiamento cutaneo;
- carcinogenesi;
- lesioni DNA;
- fotodermatiti.
Grazie all’ottima campagna informativa degli ultimi anni, è sempre più raro trovare prodotti solari senza informazioni adeguate o con messaggi fuorvianti per il consumatore, ma è sempre bene ricordarsi quali sono le buone abitudini per godersi il sole senza rischi.
Le buone abitudini per evitare scottature e tumori della pelle
Negli anni ci sono state molte campagne informative da parte delle istituzioni italiane (Ministero della Salute) ed Europee (Commissione Europe) finalizzate a sensibilizzare le persone sulla corretta esposizione al sole. Lo scopo di queste campagne è ridurre i rischi per la salute derivanti da un eccessiva esposizione ed assorbimento di raggi ultravioletti.
Le indicazioni principali sono le seguenti.
- Utilizzare il giusto abbigliamento: indumenti da mare, cappelli, t-shirt, costumi coprenti.
- Evitare di stare al sole nelle ore più calde (11-15) e in ogni caso esporsi al sole diretto per un tempo ragionevole.
- Evitare l’esposizione diretta al sole a neonati e bambini.
- Fare una visita dermatologica di controllo ogni anno e tenere sotto controllo i propri nei.
- Un grande classico: mantenersi idratati bevendo molto e consumando frutta e verdura.
Spesso quando si parla di sole si pensa spesso soltanto al mare e alla spiaggia, ma non dimentichiamoci mai che:
- anche in montagna i raggi UV possono essere molto pericolosi, con un aumento del 12% di raggi UV per ogni 1.000 metri di altitudine;
- il cielo nuvoloso non ci protegge, perché più del 90% di raggi UV penetra le nubi.
Oltre a questi consigli di buon senso, occorre proteggere la propria pelle usando dei prodotti solari adatti.
Come proteggersi dal sole: scegliere le creme solari giuste
In base alla RACCOMANDAZIONE DELLA COMMISSIONE Racc. 22 settembre 2006, n. 2006/647/CE sull’efficacia dei prodotti per la protezione solare e sulle relative indicazioni, per “prodotto per la protezione solare“ si intende: “qualsiasi preparato (crema, olio, gel, spray) destinato a essere posto in contatto con la pelle umana, al fine esclusivo o principale di proteggerla dai raggi UV assorbendoli, disperdendoli mediante rifrazione”.
In commercio esistono diverse forme cosmetiche di prodotti solari con diversi SPF (Sun Protection Factor, ovvero, Fattore di Protezione Solare) in base alla tipologia di pelle. Per le pelli più chiare sono indispensabili solari con SPF alti (30 o meglio 50 e 50+) almeno durante le prime esposizioni. Per le pelli olivastre, abbronzate o più scure, possono andar bene anche solari son SPF più bassi (15-20). Un errore frequente è pensare che le carnagioni scure non richiedano protezione in quanto esenti da eritemi, scottature e malattie della pelle, ma non è così: anche una pelle scura va protetta con un solare adeguato.
La categoria del fattore di protezione solare DEVE figurare sull’etichetta in maniera VISIBILE.
Il valore di SPF si riferisce a quattro categorie di protezione (bassa, media, alta e molto alta):
6 o 10 = bassa;
15 o 20 o 25 = media;
30 o 50 = alta;
50+ = molto alta.
Altre indicazioni contenute nelle RACCOMANDAZIONE DELLA COMMISSIONE Racc. 22 settembre 2006, n. 2006/647/CE sull’efficacia dei prodotti per la protezione solare e sulle relative indicazioni riguardano le etichette dei prodotti, che dovrebbero contenere le seguenti indicazioni.
- I prodotti per la protezione solare dovrebbero proteggere dai raggi UVB non meno che UVA: I prodotti solari devono recare sull’etichetta un pittogramma caratterizzato da un cerchio con all’interno la dicitura UVA. La protezione UVA dovrebbe corrispondere ad 1/3 della protezione UVB dichiarata.
- Non dovrebbero essere utilizzate indicazioni che lasciano supporre le seguenti caratteristiche:a) una protezione del 100% dai raggi UV (del genere «schermo totale» o «protezione totale»);b) il fatto che in nessun caso sia necessario riapplicare il prodotto (del genere «prevenzione per tutto il giorno»).
- I prodotti per la protezione solare dovrebbero recare avvertenze sull’etichettatura indicanti che non proteggono al 100% e consigli sulle precauzioni da adottare in aggiunta al loro impiego.Sono ammesse avvertenze quali:
- “Non rimanere esposti al sole troppo a lungo anche se si utilizza un prodotto per la protezione solare”.
- “Tenere i neonati e i bambini piccoli lontani dalla luce diretta del sole”.
- “Un’esposizione eccessiva al sole costituisce un grave rischio per la salute”.
O ancora istruzioni d’uso quali:
- “Applicare il prodotto per la protezione solare prima dell’esposizione”.
- “Riapplicare con frequenza per mantenere la protezione, soprattutto dopo aver traspirato o dopo essersi bagnati o asciugati”.
Come proteggersi dal sole: le caratteristiche di un solare ideale
I prodotti solari sono costituiti da una base contenente emollienti, emulsionanti, e filtri solari divisi in filtri fisici e chimici. Infine i solari vengono arricchiti con sostanze funzionali con azione antiage, riparatrice del DNA cellulare, antiossidante e protettiva.
L’associazione di filtri fisici e chimici è cruciale per garantire l’azione protettiva del solare stesso. Il rapporto dei filtri in genere viene calcolato da programmi specifici che aiutano il formulatore a fare una previsione dell’SPF finale da ottenere prima della fase di preparazione del cosmetico.
Vediamo le differenze principali tra filtri fisici e chimici.
Creme solari con filtri fisici
I filtri fisici:
- riflettono e diffondono le radiazioni;
- migliorano la fotostabilità dei filtri chimici;
- sono difficili da formulare;
- sono caratterizzati da effetto bianco e appiccicosità.
Ecco alcuni filtri fisici:
- biossido di titanio;
- ossido di zinco.
Di questi, solo il biossido di titanio è presente nell’allegato VI (relativo ai filtri UV autorizzati) del Regolamento sui prodotti cosmetici; gli altri, in particolare l’ossido di zinco, sono utilizzati in prodotti solari ma non possono essere dichiarati responsabili dell’azione filtrante.
Creme solari con filtri chimici
I filtri chimici:
- risolvono problemi di fotostabilità;
- assorbono energia e la restituiscono sotto forma di altra energia;
Ecco alcuni filtri chimici:
- derivati dell’ Acido Amminobenzoico;
- derivati dell’Acido Salicilico;
- derivati dell’Acido Cinnamico;
- derivati della Canfora;
- derivati a struttura varia.
Le caratteristiche a cui prestare attenzione
Ecco un elenco di elementi di cui tenere conto nella scelta del solare giusto:
- fattore di fotoprotezione adeguato al proprio fototipo e alle condizioni climatiche;
- efficace, fotostabile, altamente tollerabile e facile da spalmare;
- buona resistenza all’acqua e sudore;
- i filtri non devono essere assorbiti dalla pelle;
- verificare la presenza del claim “dermatologicamente testato”;
- presenza di attivi con azione antiossidante, lenitiva, idratante e protettiva;
- la quantità dei filtri deve essere presente in modo tale che UVA devono essere ⅓ degli UVB.
I raggi solari UVA provocano l’invecchiamento e penetrano più a fondo mentre gli UVB sono causa di arrossamento della pelle ed eritema. Non dimentichiamoci che i raggi UV possono penetrare attraverso le nubi, il vetro, l’acqua.
Le principali malattie della pelle correlate al sole

- Melanoma: Il melanoma cutaneo è un tumore maligno che origina dalle cellule che producono la melanina, dette melanociti. Può insorgere su una pelle integra, oppure da nei (o nevi) preesistenti, ovvero agglomerati di melanociti che possono essere presenti fin dalla nascita o oppure comparire durante tutto il corso della vita.
Come riconosce un melanoma?
I parametri di una lesione sospetta sono:
- evidenti variazioni di forma, colore (3 o più colori),dimensione e simmetria
- neo associato a prurito o che presenta un sanguinamento.
L’alfabeto dei nei è un modo semplice, veloce e facile da ricordare per riconoscere se un neo risulta essere sospetto:
- A come Asimmetria: immaginando di dividere il neo a metà, bisogna verificare se le due parti sono uguali (simmetriche) oppure diverse tra loro (asimmetriche). Se il neo è asimmetrico bisogna farlo controllare da un dermatologo.
- B come Bordi: i bordi di un neo non pericoloso sono regolari, mentre se sono irregolari e frastagliati è sospetto.
- C come Colore: se il colore si modifica nel tempo o vi sono più colori contemporaneamente bisogna farlo controllare da un dermatologo.
- D come Dimensioni: verificare che le dimensioni nel tempo non siano variate. In caso farlo controllare da un dermatologo.
- E come Evoluzione: racchiude tutti i punti visti fino ad ora. L’evoluzione consiste nel cambio di colore, forma dimensione e simmetria.

- Cheratosi attiniche: lesioni piane o leggermente rilevate rossastre o giallastre coperte da piccole squame di colore variabile dal grigio chiaro al grigio scuro.

- Carcinoma spinocellulare: tumore che colpisce le cellule dell’epidermide in particolare le cellule dello strato squamoso. E’ detto anche carcinoma squamoso, carcinoma squamocellulare, epitelioma squamocellulare o spinalioma. Si localizza soprattutto sul naso e sulle orecchie. Inizialmente i carcinomi spinocellulari possono apparire lisci o verrucosi e poi crescere più rapidamente. Lo si ritrova sulle aree del corpo più esposte al sole come il viso, il collo, il cuoio capelluto negli individui calvi, il dorso delle mani, le braccia e la schiena.

- Basalioma (noto anche come carcinoma basocellulare o epitelioma basocellulare): le aree del corpo in cui si sviluppa più facilmente sono la testa e il collo. Il basalioma si presenta nella fase iniziale come una piccola erosione cutanea, rossastra o bruno-rossastra, con margini poco rilevati, eventualmente coperta da una crosta che tende a staccarsi e a riformarsi. Nelle fasi finali l’erosione cutanea diventa un’ulcera che tende a distruggere il tessuto circostante. Il basalioma non evolve a melanoma. Alcune volte si manifesta come un’escrescenza con i bordi rigonfi e con una rientranza centrale sotto l’aspetto di crosta.
- Photoaging o dermatoeliosi: fenomeno attribuibile alle alterazioni prodotte dai raggi solari che comportano variazione delle fibre elastiche che risultano disorganizzate con conseguente elastosi. Tale problematica porta ad ispessimento ed anelasticità della pelle, processo che cronologicamente avviene lo stesso, ma può essere accelerato nei casi di photoaging sole indotto.
- Fotodermatosi: sono contraddistinte dalla comparsa, alcune ore dopo un’intensa esposizione al sole, di piccole papule eritematose e fortemente pruriginose nelle regioni foto esposte. L’orticaria solare è una forma comune di fotodermatosi.
Conclusione
C’era una volta in cui sole ed abbronzatura erano riservati ai lavoratori della terra, che stando tutto il giorno all’aria aperta, non potevano esserne esenti. I nobili erano considerati di “sangue blu” proprio per la carnagione chiara, priva di abbronzatura, che ne metteva in evidenza le vene “blu”. Era quindi un privilegio avere la carnagione chiara. Ai giorni nostri la situazione è ribaltata: guai a non sfoggiare un’abbronzatura dorata!
I casi di tumore alla pelle sono però numerosi e non sono sono assolutamente da sottovalutare. Oggigiorno le campagne informative ci consentono di conoscere tutte le problematiche esistenti e di attrezzarci per ridurre i rischi. Quindi il mio consiglio è di fare attenzione e proteggere sempre la pelle, ricordandoci che il sole deve continuare a essere il nostro portatore di benessere e di sorriso, non la fonte di un malanno!
Per cui, abbronziamoci bene e coscienziosamente!