Se il concetto è riprodurre ciò che i professionisti del settore abilmente fanno, è doveroso ammettere che il risultato non sarà uguale…o almeno non lo sarà nell’immediato.
È vero che si può ricopiare un piatto prelibato assaggiato al ristorante, provare a riprodurre in casa lo stesso colore per capelli fatto il mese scorso dal parrucchiere, ma bisogna prendere coscienza che il risultato sarà differente.
Per quanto riguarda il cosmetico, da diverso tempo tanti si cimentano in allettanti preparazioni in casa senza necessariamente possedere conoscenze di chimica o di cosmetologia secondo l’arte dello “spignatto”. Esistono infatti blog e tutorial che descrivono passo dopo passo tutti gli step per creare un vero cosmetico. D’altronde è davvero affascinante il mondo delle formulazioni cosmetiche, e il vedersi o il considerarsi per qualche attimo un piccolo chimico alle prese con ricette di bellezza, immagino crei grande entusiasmo.
Cerchiamo di delineare gli aspetti e capire cosa davvero significa “Cosmesi fai da te” o “Cosmetici fatti in casa” e quali vantaggi e svantaggi può comportare.
Il cosmetico fai da te consente di mettere alla prova la propria fantasia e creatività. Permette di capire e toccare con mano ciò che si inserisce in formula, in che percentuale lo si inserisce e quindi comprovare l’efficacia voluta. Dal punto di vista etico, penso sia un gran vantaggio.
È importante sottolineare che il cosmetico fatto in casa deve essere destinato SOLO all’uso personale ed estemporaneo: non deve essere dispensato ad altri o venduto in rete. Perchè questo obbligo? Per la produzione e commercializzazione di un cosmetico è necessario considerare tutta una serie di procedure a cui fare riferimento.
La grande differenza fra i cosmetici preparati a livello aziendale e quelli fatti in casa è innanzitutto nel personale qualificato, nella cura per le materie prime, nella consultazione costante di schede tecniche e di sicurezza di ogni materia prima che permette di identificare le non conformità, nell’analisi microbiologica eseguita su ogni prodotto, nell’approvazione finale di un valutatore della sicurezza. Piccole grandi attenzioni che si identificano col termine di QUALITÀ del cosmetico.
Chi prepara i cosmetici in casa, ha qualche limite non indifferente nell’assicurare la qualità e l’efficacia nel tempo. Ha sicuramente il pregio di garantire a se stesso gradevolezza, originalità e personalizzazione dettata dalla passione e creatività del momento purchè attinente all’uso limitato del prodotto.
La qualità non è solo data dalle diciture SENZA….SENZA…, ma anche dalla certezza che non siano presenti contaminazioni batteriche, che si rispettino le GMP (Buone norme di fabbricazione), che si renda innocuo il prodotto, che si eseguano i controlli sulle acque di produzione, che vengano eseguite prove di sensibilizzazione e di efficacia da laboratori qualificati e specifici, ovvero criteri che consentono di parlare di SICUREZZA del cosmetico.
A volte ciò potrebbe non costituire una verità assoluta (anche se ormai dovrebbe esserlo) poiché non è così scontato il rispetto assoluto di tutte le direttive da parte di alcune aziende. Di certo sono più controllate ed ispezionate e, anche se sono focalizzate prettamente sulla vendita e sul marketing (accompagnati a volte da pubblicità ingannevoli) l’azienda rimane comunque il punto di riferimento per il concetto di qualità.
Il nuovo Regolamento sui cosmetici detta regole sempre più ferree, con l’intento di vigilare maggiormente sulla sicurezza, sulla salute del consumatore e sul rispetto di tali regole. Questo è garantito solo dalla preparazione e della professionalità di chi opera all’interno di strutture che realizzano prodotti che portano il marchio dello studio e dedizione verso la cosmetica.
Demonizzare sostanze o prodotti senza alcun supporto scientifico (derivanti solo da un insensato passaparola) non credo abbia grande credibilità. Se un prodotto non riporta la dicitura “Naturale” non significa che “non è buono” (secondo il gergo comune) o è pericoloso per la salute
Il consumatore intelligente ha il dovere di chiedere, informarsi, pretendere spiegazioni dalle aziende e, se interessato, accrescere le proprie conoscenze. In un secondo momento, se l’attitudine e la passione lo consentono, può divertirsi a spendere il proprio tempo nel creare piacevoli ricette di bellezza tenendo comunque presente che tra un cucchiaio di emulsionante e di olio deve metterci una giusta dose di buon senso!