Qualche anno fa era emersa la notizia che i rossetti contenevano piombo in quantità tali da provocare allarmismo in tutte le consumatrici abitudinarie dell’uso del prodotto cardine della sensualità femminile.
Il problema della presenza di metalli pesanti, risulta effettivamente essere non di poco conto dal momento che il consumo di rossetti e lucidalabbra è decisamente frequente specie tra le più giovani. È quindi normale l’agitazione provocata da questa notizia.
La notizia fa riferimento ai risultati ottenuti in uno studio dell’Università della California pubblicata su Environmental Health Perspectives che ha ricercato l’eventuale presenza di metalli in 32 diversi rossetti e lucidalabbra venduti nelle farmacie e nei supermercati degli Stati Uniti. Dalle fonti recenti tratte da UNIPRO certamente i rossetti sono considerati sicuri sottolineando che l’eventuale presenza di piombo nei rossetti non è affatto pericolosa per la salute dei consumatori. Tra l’altro la Direttiva 76/768 CEE sui cosmetici vieta la presenza di piombo e metalli pesanti nei rossetti.
Sempre da fonti di UNIPRO “La Direttiva Europea concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano (98/83/CE) stabilisce un limite di piombo di 25 mg/l (25 ppb – parti per bilione), ammettendo quindi un’assunzione sicura quotidiana di 50 microgrammi di piombo. L’uso quotidiano di un rossetto contenente 0,65 ppm (parti per milione) di piombo (il livello più alto riscontrato dalla Campaign for Safe Cosmetics) significherebbe una ingestione quotidiana massima di 0,033 microgrammi di piombo”.
“Health Canada ha pubblicato la “Guidance on Heavy Metal Impurities in Cosmetics” entrata in vigore il 20 luglio 2012 (4). Riconoscendo che la presenza di tracce di alcuni metalli pesanti nei cosmetici è inevitabile, le autorità hanno stabilito i seguenti limiti massimi:
antimonio: 5 ppm.
arsenico: 3 ppm,
cadmio: 3 ppm,
mercurio: 3 ppm,
piombo: 10 ppm.
Questa è la mia considerazione: il commercio del rossetto copre una buona fetta di mercato cosmetico, quindi credo che sia ovvio dover smentire o quanto meno eseguire accertamenti per riuscire a sradicare la fonte di allarmismo che si è creato. Risulta quindi un punto a favore delle aziende preparatrici di rossetti provvedere all’accertamento tramite analisi rigorose e scelte di materie prime prive di sostanze pericolose. Poi ci può stare chiaramente tutto il contorno di considerazioni e pareri sulla presenza di piombo in ogni punto di contatto per l’uomo, a partire dall’acqua per finire nei cibi e sostanze ingerite. Bisogna vedere se si è disposti a dare fiducia e credere alle fonti serie, professionali e note che rassicurano il consumatore, o si preferisce a prescindere evitare l’uso dei prodotti demonizzati.
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