COMPOSIZIONE INCI
Di seguito riportiamo per intero l’etichetta INCI della crema BENEFIANCE WRINKLE RESIST 24 – SHISEIDO.
Aqua, Hydrogenated Polydecene, Mineral Oil, Paraffinum Liquidum, Glycerin, Petrolatum, Butylene Glycol, Paraffin, Polyglyceryl 2- Diidrostearate, Squalane, Glyceryl Oleate, Sodium Glutamate, Sodium PCA, Dipropylene Glycol, Beeswax (Cera Alba), Microcristalline Wax (Cera Microcristallina), Polyethylene, Methylparaben, Phytosteryl/Octyldodecyl Lauroyl Glutamate, Fragrance (Parfum), Trisodium EDTA, Tocopheryl Acetate, Alcohol, Tocopherol, Iron Oxides (CI 77492), Butylphenyl Methylpropional, Sapindus Mukurossi Peel Extract (Sapindus Mukurossi), Limonene, Linalool, Citronellol, Alpha-Isomethyl Ionone, Geraniol, Uncaria Gambir Extract (Uncaria Gambir), Benzyl Benzoate, Hexyl Cinnamal, Sanguisorba Officinalis Root Extract, Sodium Acetylated Hyaluronate, Hydroxyproline, Iron Oxides (CI 77491), Chlorella Vulgaris Extract, BHT.
SISTEMA EMULSIONANTE
Polyglyceryl 2- Diidrostearate, Glyceryl Oleate. Sistema emulsioante A/O che regala una buona emollienza alla pelle e un buon potere texturizzante.
OLII
Hydrogenated Polydecene, Mineral Oil, Paraffinum Liquidum, Petrolatum, Paraffin, Squalane. Sono olii di origine minerale; per i dettagli invito a leggere il resto dell’articolo.
POLIMERI ADDENSANTI
Beeswax (Cera Alba), Microcristalline Wax (Cera Microcristallina). Quest’ultima è una miscela di idrocarburi ottenuta per cristallizzazione con solventi da residui di distillazione. Entrambi sono polimeri usati quando si ha a che fare con sistemi emulsionanti A/O.
SOSTANZE FUNZIONALI
Elenco e analisi delle sostanze funzionali BENEFIANCE WRINKLE RESIST 24 – SHISEIDO.
Sapindus Mukurossi Peel Extract (Sapindus Mukurossi), Uncaria Gambir Extract (Uncaria Gambir), Sanguisorba Officinalis Root Extract, agiscono esercitando un’azione antiage. Sodium Acetylated Hyaluronate (definito da Shiseido Super Bio-Hyaluronic Acid N) favorisce l’idratazione anche nelle zone più secche, Hydroxyproline stimola la produzione di collagene, Sodium PCA ha un effetto idratante.
CONSERVANTI
Methylparaben
COMMENTO
Sicuramente sarà capitato a qualcuno di voi di imbattersi nell’acquisto di un prodotto cosmetico, il cui INCI non prometteva affatto bene e il cui prezzo (intorno ai 50 euro) non si mostrava coerente rispetto all’apparente qualità promossa dal produttore. Ad esempio il prodotto vanta una definizione di questo tipo:
“Crema anti-età, dalla texture ricca che contrasta la visibilità delle rughe del contorno occhi inibendo i fattori che ne causano a formazione. Favorisce il reintegro dell’idratazione cutanea per tutto il giorno e dona alla pelle del contorno occhi un aspetto giovane rendendola giovane ed elastica.”
Abbiamo davanti un prodotto in grado di suscitare commenti, critiche e confronti, alcuni dei quali credo valga la pena riportare così da approfondire determinate sostanze cosmetiche.
Il prodotto si presenta in un barattolino da 15 ml e si trova in profumeria. Rimandando all’articolo “Meglio il cosmetico di farmacia, profumeria, o supermercato” che spiega quali sono i fattori che determinano prezzo e qualità di un cosmetico e “Qualità e prezzo: come si sceglie un cosmetico”, mi soffermerei su altri punti più importanti di seguito riportati.
- Il contenitore: per evitare la contaminazione microbica, bisognerebbe sacrificare il barattolo per un tubetto che eroga il prodotto senza per forza dover inserire il dito che in qualche modo è portatore di batteri (la crema va applicata nel contorno occhi). Considerando però che all’interno c’è una spatolina per permettere di prelevare la quantità necessaria, può andare bene lo stesso.
- La profumazione: la crema contiene una delicata e piacevole profumazione contenente allergeni come Butylphenyl Methylpropional, Limonene, Linalool, Citronellol, Alpha-Isomethyl Ionone, Geraniol, Benzyl Benzoate, Hexyl Cinnamal. E’ un prodotto di profumeria, il cui scopo è quello di attirare il consumatore all’ acquisto proprio perché è contenuto sia in un packaging interessante, ma anche e soprattutto perché è profumato, quindi va bene così! Non è importante se durante l’applicazione causerà dermatiti, irritazioni o arrossimento…il prodotto deve essere solo bello!! Sul foglietto illustrativo ad ogni modo è indicato che è il prodotto è testato dermatologicamente ed oftalmogicamente. Per un prodotto destinato al contorno occhi sarebbe però preferibile non inserire la profumazione proprio per evitare sensibilizzazioni o irritazioni.
- Il sistema emulsionante: ha come fase esterna l’olio, quindi l’emulsione risulta nutriente, poco leggera ma che ben si presta, a mio parere, per un contorno occhi che potrebbe essere molto secco, arido, segnato da rughe di una certa profondità. Per me è promosso anche perché la crema al tatto non risulta untuosa o eccessivamente pesante e per il tipo di destinazione, vedo sensata la scelta di un emulsione A/O.
- Il contorno occhi sulla pelle ha un effetto illuminante e dà infatti una bella sensazione sul viso una volta applicato.
- Consideriamo infine, alcune sostanze che suscitano costantemente discussioni ovvero Paraffinum Liquidum ( o Mineral Oil secondo denominazione USA) , Petrolatum (Olio di Vaselina), Paraffin (Paraffina). Innanzitutto invito a cliccare sui due link che riporto di seguito, che sono tratti da UNIPRO o COSMETICA ITALIA e sui cui certamente l’affidabilità è maggiore rispetto ad altri siti o blog:
http://www.abc-cosmetici.it/index.php/conoscere-i-cosmetici/glossario/p/paraffina-liquida/
Riporto una piccola parte di ciò che viene dichiarato nel Regolamento dei Cosmetici
dal REGOLAMENTO (CE) n. 1223/2009 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 30 novembre 2009 sui prodotti cosmetici
..(32) Considerate le proprietà pericolose delle sostanze classificate come cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione (CMR), di categoria 1A, 1B e 2, ai sensi del regolamento (CE)n. 1272/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2008, relativo alla classificazione, all’etichettatura e all’imballaggio delle sostanze e delle miscele, il loro utilizzo nei prodotti cosmetici dovrebbe essere vietato. Tuttavia, poiché una proprietà pericolosa di una determinata sostanza non comporta necessariamente sempre rischi, dovrebbe sussistere la possibilità di autorizzare l’impiego di sostanze classificate come CMR 2 qualora, in considerazione dell’esposizione e della concentrazione, esse siano state ritenute sicure per l’impiego nei prodotti cosmetici dal CSSC e siano regolamentate dalla Commissione negli allegati del presente regolamento. Per quanto riguarda le sostanze classificate come CMR 1A o 1B, dovrebbe sussistere la possibilità, nei casi eccezionali in cui tali sostanze siano conformi ai requisiti relativi alla sicurezza alimentare, anche a causa della loro naturale presenza nei prodotti alimentari e in cui non esistano sostanze alternative adeguate, di impiegarle nei prodotti cosmetici a condizione che tale impiego sia stato ritenuto sicuro dal CSSC. Qualora tali condizioni siano soddisfatte, la Commissione dovrebbe modificare i pertinenti allegati del presente regolamento entro 15 mesi dalla classificazione delle sostanze come CMR 1A o 1B ai sensi del regolamento (CE) n. 1272/2008. Tali sostanze dovrebbero essere sottoposte a continue revisioni da parte del CSSC.
(33) Una valutazione della sicurezza delle sostanze, in particolare di quelle classificate come sostanze CMR 1A o 1B, dovrebbe tenere conto dell’esposizione complessiva a tali sostanze provenienti da tutte le fonti. Al contempo è essenziale che quanti partecipano alle valutazioni della sicurezza adottino un approccio armonizzato all’elaborazione e all’utilizzo delle stime relative all’esposizione complessiva. Di conseguenza, è opportuno che la Commissione, in stretta cooperazione con il CSSC, l’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA), l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) e altre parti interessate, proceda con urgenza a una revisione e metta a punto linee guida riguardanti la produzione e l’utilizzo delle stime relative all’esposizione complessiva a tali sostanze.
Da SKINECO (Associazione Italiana Di Ecodermatologia) leggi PETROLATI: vaselina, paraffina, olio minerale
NOTA PERSONALE
E’ vero che ci stanno validi sostituti del Petrolatum, che per fortuna non è un composto unico di cui non se ne può fare a meno, ma nel momento in cui si decide ad usarlo per svariati motivi, bisogna chiedere al fornitore schede tecniche e di sicurezza adeguate tali da soddisfare ogni dubbio, richiesta e lamentela che potrebbe derivare poi dal consumatore finale.
Consideriamo qualche dicitura tratta da alcune parti di schede tecniche e sicurezza dei prodotti in esame:
OLIO DI VASELINA
SCHEDA TECNICA
CONFORME:
– FDA, 21 CFR 172-878 e FDA, 21 CFR 178-3620(a)
– Farmacopea Europea
La materia prima è esente da allergeni, conformemente alle Direttive 2000/13/CE, 2003/89/CE e 2007/68/CE (che modifica l’allegato III bis della Direttiva 2000/13/CE).
Per questa materia prima non è presente alcun rischio di esposizione a prodotti di origine animale o vegetale, quindi possiamo escludere la contaminazione da TSE/BSE e la presenza di sostanze OGM.
SCHEDA DI SICUREZZA
Elementi dell’etichetta:
il prodotto non richiede etichettatura di pericolo ai sensi del Regolamento CE 1272/2008 CLP e successive modifiche ed adeguamenti.
Pittogrammi —
Avvertenze —
Indicazione di pericolo –
Consigli di prudenza –
INFORMAZIONI ECOLOGICHE:
Utilizzare secondo le buone pratiche lavorative, evitando di disperdere il prodotto nell’ambiente. Avvisare le autorità competenti se il prodotto ha raggiunto corsi d’acqua o fognature o se ha contaminato il suolo o la vegetazione.
Tossicità- persistenza e biodegradabilità-Potenziale di bioaccumulo-Mobilità nel suolo: informazioni non disponibili.
PETROLATUM
SCHEDA TECNICA
Petrolato. Una combinazione complessa di idrocarburi ottenuta come un semi-solido da deparaffinazione di olio residuo paraffinico. È costituita prevalentemente da idrocarburi saturi cristallini e liquidi con numero di atomi di carbonio prevalentemente superiore a C25.
Il prodotto soddisfa i requisiti di CPMP/ICH/283/95 (ICH-Orientamento D3c, solventi residui)
Storage: bianco gelatine di petrolio farmaceutiche devono essere conservati
da calore, umidità, polvere e luce e non stoccate all’aperto.
BSE / TSE: Non applicabile minerale / sintetico origine
Il prodotto è senza glutine.
Il prodotto è privo di lattice.
Il prodotto risponde ai requisiti specifici delle Farmacopee (EP, BP, USP) così come al regolamento FDA.
In base al Regolamento Cosmetico 1223/2009/CE noi garantiamo che il prodotto è ottenuto da sostanze che non sono agenti cancerogeni (in base alla Direttiva sulle sostanze pericolose 67/548/CEE) e di cui l’intero processo di raffinazione è noto (sostanze no CMR).
SCHEDA DI SICUREZZA
Elementi dell’etichetta:
il prodotto non richiede etichettatura di pericolo ai sensi del Regolamento CE 1272/2008 CLP e successive modifiche ed adeguamenti.
Pittogrammi —
Avvertenze —
Indicazione di pericolo –
Consigli di prudenza –
PARAFFIN
SCHEDA TECNICA
Cere di paraffina e cere idrocarburiche. Combinazione complessa di idrocarburi ottenuta da frazioni di petrolio per
cristallizzazione con solvente (deoliazione con solvente) o con il processo di sudorazione. È costituita
prevalentemente da idrocarburi a catena lineare con numero di atomi di carbonio prevalentemente superiore a C20
cere / paraffiniche (petrolio), idrotrattato. Una combinazione complessa di idrocarburi ottenuta trattando una cera di
petrolio con idrogeno in presenza di un catalizzatore. E ‘costituita prevalentemente da idrocarburi paraffinici a catena dritta atomi di carbonio compresa tra C20-C50.
Riporto infine i dati sul Petrolatum riportati sulla Tabella in cui sono elencate le sostanze pericolose presenti nel Cosing (banca dati online degli Ingredienti Cosmetici della Commissione Europea
(http://ec.europa.eu/consumers/cosmetics/cosing/). Per ogni sostanza è riportata la doppia classificazione (Direttiva 67/548/CE e Regolamento 1272/2008, da ultimo modificato dal Regolamento 944/2013) cosi come previsto dal Regolamento (UE) N.453/2010
N.B. ALLEGATO II n.904 del COSING sul Petrolatum specifica:
“Except if the full refining history is known and it can be shown that the substance from which it is produced is not a carcinogen”
Traduzione: “a meno che nell’intero processo di raffinazione e si possa dimostrare che la sostanza dalla quale è ottenuto non è cancerogena” .
CONCLUSIONI
Non sono necessari discorsi o parole persuasive per convincere qualcuno sulla scelta da fare, l’importante è che le fonti atte ad orientare la scelta siano affidabili, adeguate, professionali e serie. Non si può condannare con estrema leggerezza chi usa determinate materie prime o boicottare un prodotto solo perché l’etichetta riporta determinate sostanze o composti, senza che ci si sia informati adeguatamente.
In “buona sostanza”, permettetemi il gioco di parole, sostanze come Petrolatum e Paraffine (seppur indicate in etichetta) se soggette ai dovuti processi di raffinazione, non sono dannose per la nostra salute. Il Regolamento CE sui cosmetici prevede questa condizione, per cui le aziende produttrici sono tenute ad osservarla al fine di poter distribuire i propri prodotti.
Nonostante il contorno occhi sia caratterizzato da sostanze che continuano a suscitare allarmismo, il prodotto ha una buona spalmabilità, una texture piacevole, non macchia, non unge, non forma grumi; illumina il contorno occhi in modo adeguato.
Di certo non vanta una formula innovativa di ultima tendenza, reputo che sia una formula standard e classica. Io l’ho acquistato appositamente per studiarlo e valutarlo per poter poi scrivere oggi ciò che penso spesso: un prodotto deve piacere e dare l’idea che funzioni esplicando e sfruttando nello stesso tempo il concetto del termine “cosmetico” , concetto edonistico.
Ovviamente questo rappresenta un mio parere assolutamente opinabile, condivisibile o meno; l’importante è poter avere la possibilità di capire e approfondire, ove possibile, con cosa si ha a che fare. Cosa dovrebbe fare il consumatore di fronte a situazioni simili? Il suggerimento è quello di rivolgere le proprie domande direttamente alle aziende produttrici chiedendo esplicitamente informazioni sulle merito alle materie prime utilizzate.