Se stavi cercando informazioni sui gel per unghie, sicuramente saprai che tra le ultime tendenze che hanno sicuramente destato un elevato interesse tra le donne, la cura delle mani occupa da diversi anni un posto di primaria importanza. La mano curata risulta infatti essere uno dei segni più evidenti dell’attenzione che le donne ripongono verso il proprio corpo.
Anche lo smalto, come il rossetto e gli accessori di make-up, ha una sua storia e una sua evoluzione nel corso degli anni. Per questo vi rimando all’articolo sulla storia dello smalto per unghie.
Tecniche di ricostruzione unghie: scopri come sono fatti i gel per unghie oggi
Esploriamo le moderne tecniche di ricostruzione unghie e la composizione dei gel per unghie.
Ricostruire un’unghia significa rifarla mantenendo un aspetto simile a quello naturale e garantendo resistenza e durevolezza nel tempo. La ricostruzione unghie acquisisce un senso diverso da quello estetico nel momento in cui diventa un rimedio nei casi di onicofagia o distrofie antiestetiche dalle mancate alternative.
Quali sono le tipologie di ricostruzione unghie?
Le tecniche di ricostruzione possono essere distinte in 3 tipologie:
1.NAIL WRAPS e PRESS ON NAILS: applicazione di unghie adesive sull’unghia naturale.
2.SCULPTURED NAILS: ricostruzione dell’unghia in acrilico in cui vengono mescolati due componenti, una polvere e un liquido per formare una resina morbida che viene poi applicata sull’unghia e modellata fino al raggiungimento della polimerizzazione e solidificazione.
La fase liquida è una miscela di monomeri acrilici, cross-linker (Trietilene glicole dimetacrilato o TEDGMA) stabilizzatori e starter. La polvere è invece formata da polimeri e copolimeri già parzialmente formati (Etil metacrilato o EMA, Idrossi etil metacrilato o HEMA e Metil metacrilato o MMA), catalizzatore (Benzoil Perossido), coloranti od opacizzanti come il Titanio Biossido.
La velocità di polimerizzazione e l’indurimento della resina dipendono dal rapporto trai i vari componenti; da essi dipenderà la lavorabilità. Il risultato è duraturo ma richiede molta esperienza da parte dell’operatore e velocità di lavorazione. Questa tecnica è molto particolare e sicuramente interessante.
3.UV-GEL NAILS: la tecnica dell’UV è la più conosciuta e si basa su gel sensibili alle radiazioni UV capaci di polimerizzare e indurire solo grazie alle radiazioni. È una tecnica che consente di ottenere buoni risultati, è duratura e rende l’unghia molto liscia e luminosa. Lo svantaggio è che, richiedendo tanta limatura dell’unghia stessa, col tempo tende a indebolirla e stressarla.
In questa tecnica e in quella precedente, trovano applicazione la Nail Art e la fantasia nel creare unghie colorate e particolarissime.
Come funziona il gel per unghie – L’UV-Gel Nails e la sua composizione
Il primer
Dopo aver disidratato l’unghia, opacizzandola per mezzo di una lima in modo da rimuovere il lucido dell’unghia e la frazione lipidica, si applica il primer, un composto liquido che consente di migliorare l’adesione del gel per unghie. In genere è composto da Acido Metacrilico il quale forma legami a idrogeno con la cheratina con l’unghia anche se ormai ci si orienta verso formulazioni prive di acidi per evitare l’azione corrosiva.
Composizione del gel per unghie (colorato o non colorato)
Il gel per unghie è composto da:
- Monomeri e oligomeri uretano acrilati
- Cross linker (TEDGMA)
- Fotoiniziatore (benzofenone e idrossicicloesil-fenil chetone)
- Catalizzatore (dimetil toliamina)
Il fotoiniziatore comincia la reazione assorbendo la radiazione e portando alla polimerizzazione dei monomeri presenti in formula formando delle catene connesse tra loro. Più sono presenti oligomeri, più veloce sarà la polimerizzazione quindi minor tempo si starà a contatto con la radiazione UV.
Applicazione di un secondo strato di gel
Dopo l’applicazione del gel per unghie in genere, si passa a uno strato di gel finale che consente di donare all’unghia maggiore lucidità e di fare da “sigillante” al tutto il lavoro eseguito.
Con la stessa tecnica, trovano applicazione gli smalti semi-permanenti, da un po’ di anni in commercio e molto in voga tra chi ama concedersi mani sempre perfette facendo un trattamento anche in casa. Gli smalti semi-permanenti, infatti, sono nati per diminuire lo stress dell’unghia, evitare grandi limature sulla stessa, consentire un effetto molto naturale senza bombature e consentire di essere applicati in casa senza richiedere necessariamente la presenza dell’onicotecnica.
Lo smalto dura all’incirca 2 settimane ed è molto facile da applicare. La consistenza di questi gel per unghie è minore rispetto al classico gel per unghie, ecco perché hanno una durata più breve rispetto agli altri che in genere durano anche un mese.
I passaggi principali da effettuare sono di seguito elencati:
- Opacizzazione dell’unghia
- Applicazione del primer e asciugatura all’aria per 30 secondi circa
- Applicazione del gel per unghie base e top gel in strato molto sottile e catalizzazione sotto lampada UV per 2 minuti
- Applicazione dello smalto semi-permanente colorato e catalizzazione per 2 minuti
- Applicazione di uno strato di base e top gel per sigillare e in seguito catalizzazione in lampada UV per 4 minuti circa.
La rimozione dello smalto avviene con l’ Acetone. Basta bagnare l’unghia per 10 minuti col solvente e rimuovere lo smalto con una leggera limatura.
Rischi e precauzioni nell’uso dei gel per unghie
Nel trattamento delle mani, bisogna tenere in considerazione le reazioni avverse che ne possono scaturire come, allergie, irritazioni e danni derivanti dall’esposizione alle lampade UV.
1. Allergie
L’allergia può essere scatenata ad esempio da un composto come TSFR (Toluene Solfonamide Formaldeide Resin) o MMA (Metil Metacrilato). Il TSFR è un polimero texturizzante che rende duraturo lo smalto. Il MMA e gli altri metacrilati possono causare bruciore e irritazione tanto che l’uso è consigliato solo da parte di esperti del settore.
2. Irritazioni
Un altro tipo di reazione avversa può essere l’irritazione che può scaturire da agenti come acetone, acqua ossigenata e agenti disidratanti, ovvero sostanze usate durante la pulizia dell’unghia che possono portare allo sfaldamento della lamina ungueale o all’infiammazione del tessuto periungueale.
3. Funghi e batteri
Non bisogna inoltre dimenticare la formazione di funghi e batteri come Candida dovuta all’occlusione che gli smalti possono provocare sull’unghia. Ecco che diventa importante la pulizia e l’igiene del personale del centro estetico a cui ci si rivolge, o l’igiene e la pulizia degli strumenti se si esegue il tutto a casa.
Esposizione ai raggi UV
Infine è importante prestare attenzione all’esposizione dei raggi UV che deriva dall’uso delle lampade per la ricostruzione e che potrebbe essere causa di cancro alla pelle, anche se, fortunatamente, per quanto concerne la potenza delle lampade UV usate per le unghie, pare non vi siano particolari problemi che possano suscitare allarmismo.
La Food and Drug Administration (FDA) ha approfondito tale argomento studiando il limite massimo di danno derivante dall’esposizione ai raggi UV con una lampada per unghie rispetto a quelle abbronzanti. Le prime sono di un ordine di potenza inferiore rispetto alle seconde. La mano tende ad assorbire di meno i raggi rispetto alle altre parti del corpo.
Ovviamente tutto ciò non deve rasserenare totalmente perché non ci mette al riparo dai rischi derivanti dall’uso frequente delle lampade UV. Bisognerebbe affidarsi comunque al personale specializzato e utilizzare una buona protezione solare sulle mani. Sicuramente potrebbe essere un’ottima soluzione per evitare problemi in futuro.
Cliccando sul link, scopriremo come sono fatti i gel per le unghie e troverete la composizione INCI con la descrizione dei maggiori componenti per unghie utilizzando la tecnica del semi-permanente.